00:00 31 Maggio 2005

Chi ha avvelenato di più l’ambiente nel mondo? Quale regione italiana spreca più energia?

Considerazioni e riflessioni utili per tutti.

I Paesi industrializzati hanno contribuito fino al 90% all’emissione dei gas serra. Gli Stati Uniti emettono quasi un quarto dei gas serra.
Se facessimo una classifica conteggiando le tonnellate di carbonio emesse pro capite troveremmo:
Stati Uniti: 6.7
Canada: 5.9
Australia: 5.1
Russia: 3.2
Unione Europea: 2.7
Resto d’Europa 3.0
Giappone: 3.1
Cina: 1.0
India: 0.5
America Latina: 0.5
Africa: 0.3
Resto dell’Asia: 0.2

Lee Raymond, presidente della Exxon Mobil, all’incontro annuale della sua società, ha tenuto un discorso nel quale ha affermato che non esiste alcuna certezza che vi sia una correlazione tra cambio climatico e la combustione di carburanti fossili.
Ha poi citato la famosa petizione di 17.000 scienziati di cui si è tanto discusso anche su MeteoLive che attaccava i serristi convinti. Si è in realtà venuti a conoscenza che in questa petizione si leggevano soprattutto nomi di attori e cantanti, tra cui quelli delle Spice Girls.

A predicare molto bene però c’è anche la gente comune che dice: “si, dobbiamo fare qualcosa” ma poi protesta fino a bloccare il traffico appena gli si aumenta il carburante, come è accaduto negli ultimi anni in Francia.
Rivendicare carburante a basso costo non è un diritto acquisito per nascita, scrive il giornalista Godrej nel suo libro: “i cambiamenti climatici”.

Gli Usa ospitano il 5% della popolazione della Terra e consumano il 25% delle risorse del Pianeta.
Gli Usa usano oltre il doppio dell’acqua che usano i Paesi in via di sviluppo, gli americani usano il doppio dell’energia elettrica di chi vive in Francia, Germania, Gran Bretagna.
Solo l’8% della popolazione globale possiede un’auto, negli States l’89% della gente possiede un’automobile, nessun popolo usa l’aereo più degli americani.

Le fonti di energia alternativa:
il nucleare è assai dibattuto: non è possibile costruire una centrale con un margine di errore pari a zero e che sia indistruttibile per centinaia di anni. Per mandare a riposo una centrale servono miliardi e per smaltire le scorie radioattive, occorrono almeno 50 anni.

Però molti in Italia chiedono nuovamente il nucleare perchè la memoria storica dell’incidente di Chernobyl sta scemando ed è da stupidi prelevare energia da altri Paesi che hanno le centrali a poche centinaia di km dai nostri confini.

Gli impianti idroelettrici basati su bacini artificiali e dighe devono essere esclusi dalle fonti di energia alternativa; sprigionano infatti biossido di carbonio nell’atmosfera, soprattutto nelle aree tropicali dove la vegetazione si decompone più rapidamente.

Ne sarebbero una prova le centrali canadesi che produrrebbero milioni di tonnellate di metano. Dei bovini, delle risaie abbiamo già parlato in altri articoli.

Ogni anno il sole emana l’energia equivalente a un milione di miliardi di barili di petrolio e potrebbe produrre energia in misura almeno mille volte superiore all’attuale consumo mondiale.

I costi si sono attualmente ridotti ad un decimo rispetto a quelli di venti anni fa. La Germania mira ad installare centomila tetti solari per il 2004.
Non serve il clima caldo perchè funzioni, basti pensare che la neve riflette meglio la luce.

L’energia del vento: in Inghilterra c’è un grosso potenziale eolico in grado di generare energia in misura pari a tre volte il fabbisogno energetico nazionale.

L’idrogeno derivato dall’acqua è il carburante più pulito in assoluto e potrebbe alimentare sia le abitazioni che le automobili.

Gli oceani infine potrebbero essere imbrigliati per sfruttare sia l’energia termica che l’energia meccanica delle maree, che potrebbe essere convertita in elettricità.

ITALIA; CLIMA e riflessi sull’energia
Sprecano più energia elettrica quelle regioni che risultano interessate maggiormente da nuvolosità, fenomeni, nebbia, neve, temporali.

Nebbia: pur ridotta resiste ancora su Torinese, Vercellese, Novarese, Milanese, Pavese, Mantovano (zona più nebbiosa in assoluto con oltre 25 giorni nebbiosi annui), Bolognese, provincia di Padova, Brescia, Rovigo, Ferrara, Parma, Piacenza, Modena, Reggio Emilia.
La maggiore escursione termica annua si verifica tra Alessandrino e Cuneese, dove è maggiore di 24°C.

Diminuzione dei giorni di ghiaccio che interessano invece ancora con prevalenza le zone centro-orientali dell’Europa.
I giorni di gelo, anch’essi in diminuzione, aumentano in modo quasi lineare dalla Valpadana. circa 30, sino a 140 sulle Alpi a 1500 m, sino a 300 a 3500 m.

L’escursione termica più bassa spetta invece ad alcune località della Riviera Ligure di Ponente, alle coste occidentali sarde e al sud della Sicilia.

L’insolazione: la Lombardia è la regione nella quale il sole splende per il minor numero di ore medie annue: 5.2
Seguono: Piemonte 5.5, Umbria 5.6, Triveneto 5.7, Marche 5.8, Emilia-Romagna 5.9, Toscana e Basilicata 6.0, Liguria 6.1, Abruzzo e Molise 6.1, Campania 6.4, Puglia 6.5, Lazio 6.6, Calabria 6.6, Sardegna 7.0, Sicilia 7.2
Autore : Redazione