00:00 20 Settembre 2017

Che tempo farà sino ai primi di ottobre?

Molta confusione a causa di una configurazione rara in questo periodo.

Lo schema barico che osservate qui di fianco si osserva raramente nel mese di settembre e questo sta mandando in crisi i modelli matematici.

Si tratta infatti di uno schema invernale: l’anticiclone delle Azzorre costruisce un lungo ponte che, passando dal Regno Unito raggiunge l’anticiclone russo-scandinavo, bloccando l’inserimento delle perturbazioni atlantiche sul Continente.

La sua performance non è però in grado di proteggere tutti i territori e spesso, con questo tipo di slancio, lascia scoperto il Mediterraneo. Dall’est europeo si fa strada così con moto retrogrado il vortice ciclonico di turno, residuo di vecchi affondi freddi dal nord Europa, alimentati da altra aria fredda in discesa lungo il bordo meridionale dell’anticiclone scandinavo.

Ne deriverà per l’Italia un tempo a tratti un po’ instabile nel corso della prossima settimana, ma senza un vero peggioramento, perché il vortice potrebbe rimanere parcheggiato a ridosso dei Balcani, senza rientrare in modo diretto sullo Stivale.

Potremmo definirlo il "vortice sospeso o incompiuto" perché non si sa ancora con certezza dove andrà a collocarsi e quanto potrà veramente incidere sul tempo del nostro Paese, ma segnalare una moderata instabilità non è certamente reato.

Per la fine del mese e i primi giorni di ottobre il modello americano, a differenza dell’europeo, che vede una performance ancora più netta dell’anticiclone in grado di proteggere anche noi, opta per l’indebolimento dell’anticiclone delle Azzorre, per la rottura del ponte con quello scandinavo (statisticamente ci sta) e per l’ingresso da ovest di qualche perturbazione, in grado di coinvolgere soprattutto il nord ma anche parte del centro.

Attendibilità: media per il vortice (45%), medio-bassa per lo sfondamento da ovest (30%), seguite gli aggiornamenti!

Autore : Alessio Grosso