00:00 20 Ottobre 2015

Che tempo farà da fine mese? Tutte le ipotesi al vaglio!

Modelli nel caos, specie l'americano.

Solo due ore fa, con l’ultima emissione del modello americano, supportata anche dalla sua corsa di controllo, pensavamo che l’andamento dell’autunno sarebbe rientrato nei binari della normalità con le correnti da ovest a dominare in un contesto di generale variabilità e mitezza, invece tutto lo schema barico costruito faticosamente come l’abito di Penelope, non è stato distrutto.

A dircelo, in extremis è arrivato il modello europeo, che ha rilanciato l’ipotesi di un meccanismo barico votato ad una circolazione meridiana e persino antizonale, con gli anticicloni per nulla convinti di "stare bassi" alle nostre latitudini e votate invece a fughe improvviso verso il nord del Continente.

La sensazione è comunque quella di vivere un autunno atipico, soprattutto sulle mappe e in parte anche nella realtà. La circolazione che stiamo sperimentando non ha nulla di quelle che hanno caratterizzato la storia degli autunni del recente passato: il modello americano cerca di ristabilire l’ordine e la mite normalità autunnale, ma la cosa non gli riesce, perlomeno non del tutto.

Siamo andati ad analizzare il grado di compattezza del vortice polare troposferico per il modello americano per la fine del mese e abbiamo scoperto che è compattissimo secondo l’emissione ufficiale del modello: così l’autunno si appresterebbe a vivere una seconda fase perfettamente in linea con l’andamento degli anni più recenti.

Il modello europeo invece lo vede più frammentato, soprattutto sul settore europeo, una novità assoluta, con un anticiclone addirittura a cavallo tra Regno Unito, Mar di Norvegia e Islanda e le correnti perturbate che si fanno avanti da ovest e da nord.

C’è insomma un po’ di confusione, confermata anche da tanti run perturbatori del modello americano, che vedono in leggero vantaggio affondi perturbati da ovest, ma senza disdegnare soluzioni anticicloniche e neppure infilate fredde da est.

Chi avrà ragione? L’impressione è che ancora la partita sia aperta ma che l’Atlantico con le sue correnti sia passato in vantaggio, è raro però non riuscire a capire almeno per sommi capi come evolverà la situazione a soli 5 giorni di distanza.

Speriamo che nelle nuove emissioni torni un po’ di convergenza tra i vari colossi modellistici.
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Autore : Alessio Grosso