00:00 19 Maggio 2010

Che estate sarà? Luci e ombre sulle prime ipotesi stagionali

Estare rovente o bagnata? I nostri modelli stagionali, attualmente ancora in fase di rodaggio, stanno elaborando le prime proiezioni. Le abbiamo corroborate con una analisi teleconnettiva di tipo logico pervenendo ad una prima proiezione.

Estate molto calda e secca o fresca e piovosa? Il tormentone di questo periodo, ma soprattutto delle notti afose di molti Italiani, sta iniziando a rimbalzare nelle menti di molti Italiani, stante il recente ricordo dell’alta pressione nord-africana spesso sdraiata sul Mediterraneo.

Da un primo sguardo agli indici teleconnettivi che regolano l’andamento climatico del sistema oceani-atmosfera, notiamo subito un passaggio chiave che in passato spesso si è rivelato determinante nel disegnare le traiettorie delle correnti e di conseguenza anche le caratteristiche delle nostre estati. Tutto fa capo alle attuali anomalie delle temperature dell’oceano Atlantico, il cosiddetto "tripolo", specialmente nel suo settore centrale, dove attualmente ritroviamo acque più fresche del normale.

L’anomalia tende a inibire il monsone occidentale africano il quale, a sua volta, tende a limitare la fisiologica risalita verso nord dell’alta pressione nord-africana verso il Mediterraneo centro-occidentale. La circolazione generale, stante dunque questa situazione di partenza, al momento di difficile sblocco, tenderà ad alternare fasi moderatamente calde di matrice subtropicale a periodi più freschi dovuti all’intervento delle masse d’aria atlantiche.

Fino alla prima metà di luglio potrebbero prevalere le prime (più calde), mentre nella seconda metà pare più probabile una leggera predominanza dei secondi (un po’ più fresche), tanto che alcuni modelli da noi consultati prevedono per quel periodo sull’Italia temperature in linea con le medie o appena un po’ al di sotto, oltre che una discreta piovosità, specie al nord. Da notare che gli esiti di un Nino tutto sommato debole, risulteranno pressochè ininfluenti sul tempo europeo.

La prima parte di agosto potrebbe seguire le impronte di luglio, seppur in un contesto più tipicamente soleggiato e moderatamente caldo. Nella seconda metà di agosto il caldo potrebbe invece dare qualche colpo di acceleratore in più, con eventuale ondate di calore di maggior tiratura, specie al sud, in un contesto complessivamente anche più asciutto.

Qualche temporale anche violento potrà però farsi largo all’improvviso spezzando la calura subito prima che la medesima tenti di degenerare, specie a partire dal 25 e su settentrione e alto e medio versante Adriatico. Insomma, nessun nuovo caldissimo 2003: l’estate che verrà probabilmente sarà tutto fuorchè eccesso. E questo sarà un bene sia per le nostre vacanze che per la nostra salute.

Autore : Luca Angelini