00:00 28 Novembre 2009

CARO DIARIO: il meteo più avvincente a Milano dal 1978 al 2009 raccontato da Alessio Grosso

Scorriamo il diario degli avvenimenti meteo a Milano dal 1978 ad oggi nei ricordi di un bambino, poi di un adolescente e infine di un uomo, un super milanese...Alessio Grosso

GENNAIO 78
“E’ora di andare a scuola. Milano si sveglia con il suo colore più bello: “grigio-neve”, visibilità orizzontale molto scarsa, fitta nevicata in atto. Un flash mi porta in strada a metà della Via Bellini con la focaccia in mano e la cartella a tracolla. Si seguiva un sentierino nella neve alta fino a 20 cm, molte le palle di neve che volavano davanti all’ingresso della scuola di Via Vespri Siciliani. La nostra “maestrina dalla penna rossa” aveva appena salutato mia madre con il consueto garbato sorriso ma il suo abito scuro oggi era soavemente spruzzato di bianco.”
Ho tolto un po’ di polvere dal mio diario ieri sera, e ho rivissuto tutta la mia infanzia scoprendone un insospettabile, strettissimo e confortante legame con gli eventi meteorologici. Il tempo ha condizionato la mia vita ed io ne sono felice.

Sfoglio le pagine successive: “19 gennaio 79, fa molto freddo, sono a casa con la nonna, ammalato. Dalla finestra cade a larghe falde la neve e io mi diverto a scegliere un fiocco svolazzante tra i tanti e a seguirlo fino al suolo, ci saranno al suolo almeno 10 cm di neve.

Il telegiornale informa che a Vienna ci sono stati ben 12 gradi sottozero, colpa dell’anticiclone siberiano aggiungono. La nonna osserva con me la neve, per lei, nata in Puglia, è sempre una festa.”

Sfoglio un’altra pagina a caso: “13 maggio 1981, hanno sparato al Papa, su Milano imperversa un forte rovescio temporalesco, ma tutti sono distratti davanti alla tv”

La lettura diventa avvincente: “febbraio 1982 la professoressa di storia, la dottoressa Arrigone, la fotocopia di Nilde Iotti, ci parla con partecipazione del grande regno di Luigi XIV, mentre fuori d’improvviso comincia una fitta nevicata, tutti si distraggono, Luigi poteva aspettare, in fondo anche il Re Sole sarebbe rimasto colpito da tanta magnificienza. Attacca rapidamente ma mentre pensavamo alla partita a palle di neve, i fiocchi cessano il loro show e non nevica più fino a sera, anzi piove”

“Luglio 1982: che caldo, si suda anche per gli azzurri che giocano la partita più bella a cui io abbia mai assistito: Italia-Brasile 3-2. Ci sono 31°C sul terrazzo e 35 al Sarrià di Barcellona quando Zoff para sulla linea all’ultimo minuto il colpo di testa di Sergihno e si alza prontamente a dire a tutti che la palla non è entrata.
Le finestre sono aperte in tutto il quartiere per il caldo e il fischio finale viene salutato con un boato; c’è un gran sole anche a Roma dove Spadolini compare in Tv mentre si affaccia dalla finestra per salutare la folla festante”.

“Luglio 1983: dal giorno 11 in poi a Milano non piove più. Qualche raffica di vento notturna segnala temporali sulla bergamasca, ma niente di più. Comincia un caldo terribile che fa seccare l’erba nei campi e il portinaio mi dice che non c’è più rugiada al mattino”.

“Maggio 1984: che diluvio, piove sempre, tutti i giorni. Cresce tanta erba, giunge notizia dello straripamento del Lambro al parco di Monza. La gente si lamenta perchè non può andare al mare per il week-end.”

“13 gennaio 1985: mi sono alzato di buon mattino, il cielo è velato, dopo giorni di gran freddo ora si aspetta la neve, come annunciato da tv e giornali. Dalle 14 ha cominciato: sembra farina ma attacca ovunque” Fino alle 21 di mercoledì 16 nel quartiere si accumuleranno 72 cm, è la famosa “grande nevicata”.

“30 gennaio 1986: come nevica, sembra il bis del 1985, invece dopo averci regalato uno strato di una ventina di cm la neve gira in acqua e si rifugia a Torino.

“1° luglio 1988: finimondo, un temporale mai visto, grandine grossa come noci a Milano sud, 2 vittime, alberi sradicati e una tempesta a 100 orari sciocca molti quartieri cittadini”.

“8 dicembre 90: chi arriva dal Veneto sotto una pioggia battente come me non immagina che all’altezza del casello di Milano est possa cominciare a nevicare in modo tanto abbondante ma è solo l’epilogo di una nevicata che terminerà sotto la pioggia dopo aver scaricato almeno 20cm di neve dalla serata del Sant’Ambrogio.

“2 febbraio 91: che tempesta di neve notturna da est. Neve polverosa che si deposita in modo irregolare su strade e marciapiedi, si scende a -5°C. Nei giorni successivi si verificheranno due importanti nevicate da addolcimento.

“17 aprile 91: si scende da 13°C a +0°C in un pomeriggio. Il temporale si trasforma in neve, uno spettacolo che ad aprile nessuno si sarebbe aspettato”.

“30 dicembre 96: dopo giorni di freddo dovuti ad un acuto del burian sull’Italia arriva una perturbazione da sud-ovest. Quanta neve con bis nella notte di Capodanno! Oltre 30cm accumulati”.

25 dicembre 00: nevica tra la vigilia e il giorno di Natale. E’ uno dei Natali più belli trascorsi a Milano, nonostante il grande dolore per un recente lutto familiare. Meteorologia ed eventi della vita vanno a braccetto.

13 dicembre 2001: grande, indimenticabile, bufera di neve da est con una decina di cm ma tanta atmosfera con neve lanciata dal vento dappertutto ed effetto Siberia.

26-27 gennaio 2006: mezzo metro di neve in città, è la classica nevicata da addolcimento ma con quantitativi impressionanti in soli 36-40 ore di neve.

28 novembre 2008: che nevicata precoce da cuscino freddo, qualche centimetro, quanto basta per trasformare il paesaggio.

10 dicembre 2008: altra fantastica nevicata da addolcimento, neve pesante. Accumuli di qualche centimetro.

31 dicembre 2008: nevicata di San Silvestro, poetica ma con accumuli davvero scarsi. Il fenomeno termina proprio subito dopo la mezzanotte.

3 gennaio 2009: nebbia fredda con giornata di ghiaccio in molte zone della città, galaverna ovunque sugli alberi con effetto neve. Non accadeva in questi termini da quasi 20 anni.

6-7 gennaio 2009: la due giorni di neve delle polemiche. Oltre 40 i cm caduti, strade che capitolano il mattino del 7, poi un inatteso passaggio a pioggia già nel primo pomeriggio.

10 gennaio 2009: fase estremamente fredda con intense gelate per effetto albedo dovuto alla presenza del manto nevoso. Linate raggiungerà i -10°C.

Che dire, caro diario, hai conservato i miei ricordi più belli!
Autore : Alessio Grosso