00:00 14 Giugno 2003

Caldo? Niente aria condizionata? Non lavoro! Ma scherziamo?

L'aria condizionata in Italia è arrivata negli anni 80 ma solo negli ultimi anni ha avuto una grande diffusione negli ambienti lavorativi, negli hotels e nelle abitazioni.

Apprendiamo dai media del forfait dato dai lavoratori in molti uffici pubblici e soprattutto in quelli del Comune di Napoli per mancanza o rottura dei condizionatori. Ci domandiamo come facessero le generazioni degli anni 50, 60 e 70 a lavorare senza condizionatori.

Il consumo di energia negli ultimi giorni è stato senza precedenti per il periodo estivo. Siamo ormai incapaci di adattarci a qualsiasi cambiamento climatico, viziati dalla tecnologia e dalla vita comoda.
Appena il termometro sale oltre i 28°C si attacca il condizionatore e si crea il gelo: 22°C, un freddo tremendo per chi va in ufficio con minigonna (o perizoma), sandaletti da mare e scollatura pronunciata. Sono in agguato tracheiti, tonsilliti, problemi alla cervicale, dolori articolari e veri e propri shock termici al momento dell’impatto con la realtà.

Proprio qualche giorno fa, uscendo da uno studio televisivo dove era stata creata la Siberia, ho pensato che mi stessero appiccando il fuoco ai vestiti.

Siamo diventati insofferenti a tutto, a cominciare dal caldo, l’abbiamo combattuto strenuamente, disabituando il nostro fisico a sopportarlo, dimenticandoci che sudare fa bene, bere molto altrettanto.

Intendiamoci: alla signora anziana con il nipotino piccolo il condizionatore è utilissimo, specie se non si ha possibilità di portare il bambino al mare o in montagna, ma non sono gli anziani a lamentarsi credeteci, sono altre le categorie.

Ora però che addirittura ci si rifiuti di lavorare perchè manca il condizionatore fa gridare davvero allo scandalo, se pensiamo a quanti sacrifici si fanno al giorno d’oggi per riuscire a trovare un lavoro.

E allora forza: un po’ di sopportazione, qualche ventaglio e un piccolo ventilatore, magari portato da casa, vi aiuteranno ad alleviare la calura. La gente, osservando la vostra dedizione agli sportelli comunali, vi apprezzerà anche di più. Altrimenti alimenterete i soliti luoghi comuni del dipendente comunale fannullone…
Autore : Alessio Grosso