00:00 31 Maggio 2018

BONINO: vivacità atmosferica anche sul continente africano!

Botta e risposta con gli esperti di MeteoLive.

REDAZIONE: allora Bonino, le regioni settentrionali e parte di quelle centrali dovranno inchinarsi all’egemonia del temporali?

BONINO: negli ultimi giorni, in effetti, questa porzione italica è stata bersagliata da fenomeni anche intensi: ci sono stati nubifragi, grandinate e una quantità industriale di fulmini.

L’instabilità atmosferica dettata da correnti meridionali umide mosse da una depressione sull’Europa occidentale dovrebbe progressivamente attenuarsi nelle prossime ore, ma soprattutto durante il primo week-end di giugno.

Al centro e al sud avremo un fine settimana soleggiato e caldo. Tempo in miglioramento anche al settentrione dove il rischio di temporali (isolati e meno intensi rispetto a quelli degli ultimi giorni) si riscontrerà solo sulle Alpi durante le ore pomeridiane.

REDAZIONE: la fase più stabile che si imposterà durante il week-end sarà destinata a durare?

BONINO: malauguratamente no! Già nella giornata di domenica 3 giugno si scaverà una depressione sulla Penisola Iberica che ad inizio settimana prossima macinerà chilometri verso levante interessando la nostra Penisola ad iniziare dal nord e dal Tirreno. Torneranno i temporali in un contesto termico non caldo, specie laddove tali fenomeni insisteranno maggiormente. Verranno probabilmente interessate meno la Sicilia e le estreme regioni meridionali dove il termometro risulterà anche un pochino esuberante.

REDAZIONE: è una fine primavera / inizio estate diversa rispetto agli standard degli ultimi anni?

BONINO: molto! Gli anni scorsi avevamo una circolazione completamente bloccata alle medio-basse latitudini. Ciò consentiva all’alta pressione di scorrazzare a destra e a manca sul Mediterraneo e sull’Italia, causando eccessi termici e siccitosi per nulla piacevoli.

Per avere un’idea di come si muovono le masse d’aria su larga scala in questo frangente, osserviamo l’andamento della corrente a getto previsto per lunedi 4 giugno.

L’anomalia più spiccata è la continua presenza di un’alta pressione in sede scandinava dove l’estate è iniziata con molto anticipo rispetto alla norma.

Guardate però lo strappo del tessuto anticiclonico sull’Europa occidentale, dove penetrano nuclei instabili di matrice nord atlantica sotto la spinta di un getto abbastanza vivace.

Stupisce inoltre la vivacità di movimento anche "nella tana del leone" ovvero sul nord Africa. Ciò inibisce risalite calde durevoli, limitandole al massimo al sud Italia e alla Grecia.

In altre parole, rispetto agli anni scorsi le latitudini medio-basse sembrano aver riacquistato la variabilità perduta; ciò potrebbe influire anche sul proseguimento della stagione estiva, ma è davvero presto per parlarne ora.

Autore : Redazione