00:00 27 Dicembre 2010

Blizzard sulla costa est degli USA e gelo in Europa, c’è un nesso?

L'analisi in parallelo delle due ondate di gelo mette in luce il filo conduttore dell'inverno che è legato alla persistente debolezza del vortice polare.

Vortice polare è troppo debole, il gelo che dovrebbe giacere pesante e inerte sulla calotta polare viene invece risucchiato verso le medie latitudini ed ecco che l’inverno può fregiarsi delle ondate di gelo che fanno notizia. Dall’America all’Europa è tutto un rimbalzo di notizie di gelo all’ultimo grido, anzi all’ultimo grado.

Tra noi e i Paesi d’oltreoceano ben tre onde depressionarie colme di aria artica. La prima in particolare si proietta con l’asse puntato dal Polo verso la costa est degli Stati Uniti, dove ha causato quell’irruzione gelida tanto famosa quanto severa nota come Blizzard. Anche in queste ore, mentre scriviamo, New York (prima immagine), stessa latitudine di Lecce e di Salerno tanto per capirci, si trova sotto una bufera di neve e con temperatura di -4°C.

In Europa dobbiamo andare un po’ più a nord, ma neanche tanto per assistere a fenomeni analoghi. Qui abbiamo la terza onda fredda (la seconda è in pieno Atlantico e non interessa zone abitate). Qui la mite Corrente del Golfo ben poco può contro le gelide frustate dell’Artico che hanno unito in un unico filo conduttore il tempo dell’intero emsifero. Mosca (seconda immagine) come Washington, Praga come New York, Helsinki come Boston, Europa come America, tutti sotto una infida crosta di ghiaccio che sta facendo di quest’inverno una stagione davvero da brivido. E siamo solo all’inizio….

Autore : Luca Angelini