00:00 6 Settembre 2006

Bilanci: un agosto MOLTO FREDDO sulle Dolomiti bellunesi, il peggiore degli ultimi 30 anni

Studi e considerazioni a cura dell'Arpav centro Valanghe di Arabba nella persona di Bruno Renon.

Questo mese è risultato molto più piovoso e freddo del normale.
L’agosto 2006 ha ricalcato le caratteristiche dell’agosto 2005, anch’esso contraddistinto dalle piogge frequenti e dalle basse temperature, ma presentando anomalie ancora più marcate, rivelandosi come il peggiore agosto degli ultimi 30 anni.

Come un anno fa il mese è iniziato all’insegna di un freddo anomalo, ma stavolta le basse temperature sono proseguite fino a Ferragosto, assieme a tempo instabile o perturbato. In seguito i valori termici sono rientrati nella norma, ma il tempo è rimasto instabile, prima della nuova diminuzione della temperatura di fine mese.

Si conclude quindi un’estate meteorologica iniziata con il freddo di inizio giugno, proseguita poi con i caldi e poco piovosi mesi di giugno e luglio (da ricordare due intense e prolungate ondate di caldo) e terminata con un mese di agosto, appunto, freddo e piovoso.

Le temperature medie mensili sono risultate mediamente 3°C inferiori alla norma, ma con scarti localmente anche di 4°C (come ad esempio a Domegge). Le forti anomalie della prima metà del mese e la mancanza di un periodo caldo hanno contribuito a rendere questo mese il più freddo dalla seconda metà degli anni ’70. I giorni più freddi sono stati dal 3 al 5 e dal 12 al 14.

Le precipitazioni totali mensili sono risultate abbondanti, dal 60 al 90% superiori alla media, con apporti frequenti e talora copiosi. In alcune zone, come l’Alpago ed il Centro Cadore, è piovuto quasi il doppio del valore climatologicamente atteso. Il giorno con le piogge più abbondanti è stato il 3, a causa di un’intensa perturbazione.

La frequenza delle piogge è stata elevatissima, con 17-19 giorni piovosi, a fronte dei 10-12 normali per questo mese. Un po’ meno frequenti, quantunque consistenti, sono risultate le piogge sulla sinistra-Piave della Val Belluna (14 giorni piovosi a S. Antonio Tortal) dove i temporali arrivavano con più fatica rispetto alle altre zone.

Un’altra notevole anomalia è emersa dalla comparsa della neve fra i 2000 ed i 2500 m in più di un’occasione, come fra il 10 ed il 15 e a fine mese. Quasi ovunque questo mese è risultato il più piovoso, sia per quantità che per frequenza, da quando esistono stazioni meteo della Regione Veneto-ARPAV (metà degli anni ’80) ma andando a spulciare gli archivi storici dell’ex-Magistrato alle Acque emerge che bisogna tornare indietro di almeno altri 10 anni per ritrovare mesi di agosto più piovosi (1977 per Tambre, Feltre e Cencenighe, 1968 per Gosaldo e 1966 per Agordo ed Auronzo). Fanno eccezione solo Arabba e Campo di Zoldo (nel 1996 piogge di agosto più abbondanti) e S. Antonio Tortal (nel 2002).

Dall’inizio dell’anno il bilancio pluviometrico, grazie a queste copiose precipitazioni, denota una sensibile riduzione del deficit riscontrato fino a luglio sulla zona dolomitica, mentre su quella prealpina e nel basso Agordino si stanno manifestando anche esuberi del 10-15%, ad eccezione della sinistra-Piave e nel Feltrino dove i totali pluviometrici sono normali.

Di questo mese si devono ricordare:
-le temperature diurne molto basse per la stagione nei giorni 3 e 4 (circa 10°C inferiori alla norma) con valori che non oltrepassano i 20°C ovunque (17.5°C a Belluno, 11.5 a Sappada, 7.5°C a Misurina)
·la temperatura minima molto bassa del giorno 9 in Cansiglio, dove sul Piano di Valmenera si scende di notte a -0.5°C
·le temperature diurne di nuovo molto basse dal 12 al 14, con massime di soli 5-7°C sui passi dolomitici. La giornata di domenica 13 risulterà la più fredda del mese, con valori minimi fra -1 e 0°C sui passi e -8°C sulla Marmolada
·il vento forte o molto forte in quota il 18, specie a 3000 m e sulle cime prealpine (raffica di 95 km/h sul Monte Cesen)
·la forte sensazione di freddo in montagna del giorno 30, a causa del vento forte e delle basse temperature, specie sulle cime più esposte ai venti. Sul Passo Pordoi la temperatura oscilla fra 0 e 5°C, con raffica di 67 km/h, sul Faloria alle ore 8 la sensazione di freddo (effetto wind-chill) arriva a -5, sulla Marmolada minima -8°C, massima -4°C.
·Le basse temperature minime del giorno 31, con valori di 5.5°C a Belluno, 3.5°C ad Agordo, 1.5°C a S.Stefano, 1°C a Sappada e -1°C in Val Visdende ed in Valmenera (Cansiglio), con locali brinate e gelate nelle zone più fredde.
Autore : A cura di Bruno Renon