00:00 12 Maggio 2015

Avviati verso un weekend instabile, poi…

Si conclude la lunga parentesi anticiclonica di queste giornate: l'arrivo di venerdì 15 maggio, segnerà l'intervento di una vigorosa depressione con precipitazioni dapprima al nord, poi anche al centro-sud. In seguito probabile chiusura anticiclonica azzorriana, ma con l'instabilità sempre dietro l'angolo sulle regioni settentrionali.

Proprio in questi giorni l’alta pressione sta raggiungento il proprio momento di massima intensità, determinando condizioni di stabilità pressochè assoluta su ogni angolo del Paese. Un po’ di nubi resistono solo nelle zone interne e montuose durante le ore pomeridiane, qualche addensamento cirriforme vela il cielo sulle regioni centro-settentrionali. Tale parentesi di calura risulta oltremodo favorita dalla presenza di un certo contributo d’aria calda africana alle quote superiori, foriero di temperature piuttosto elevate nelle zone interne e lontane dal mare.

L’alta pressione sarà comunque destinata ad avere una durata limitata, sostituita bruscamente dall’intervento di una vistosa figura di bassa pressione che partendo da venerdì 15 maggio, porterebbe intensa instabilità dapprima al nord, poi in forma più attenuata anche al centro-sud nel corso del weekend. La depressione a quel punto tenderebbe ad evolvere in cut-off, cioè un minimo chiuso non più alimentato da aria fredda, affossandosi quindi verso le regioni centrali e meridionali dello stivale.

Siamo ormai giunti all’inizio della settimana prossima e la chiusura di questo episodio instabileperturbato, sarebbe affidato all’anticiclone delle Azzorre che timidamente, partendo dai settori occidentali europei, tenderebbe ad espandersi verso la Mitteleurope ed il bacino centrale del Mediterraneo, ripristinando condizioni atmosferiche stabili, con temperature in moderato aumento ma lontane da valori di caldo intenso. (lunedì 18 – martedì 19)

Sull’Europa settentrionale persisterebbe una modesta circolazione depressionaria foriera ancora di tempo incerto per tutti i paesi posti a nord delle Alpi. In conseguenza di questo, le regioni settentrionali italiane più di altri settori, incorrerebbero nella possibilità d’avere qualche episodio d’instabilità provocato dal transito di cavi d’onda se non addirittura di qualche vero e proprio sistema frontale.

 

Autore : William Demasi