00:00 29 Ottobre 2018

Autunni troppo caldi: cosa succede al nostro clima?

Una rifflessione sul clima del passato e del futuro. Ma il futuro è già qui, sotto i nostri occhi. Ci si chiede DOVE si potrà andare negli anni successivi.

La colonnina di mercurio nella prima metà di ottobre ha sfondato il muro dei +25°C su molte regioni, alcune località hanno addirittura sfiorato la soglia psicologica dei +30°C. Sono solo alcuni dei dati relativi alle temperature massime raggiunte in questa anomala mensilità. La motivazione principale va ricercata nella circolazione generale dell’atmosfera, laddove le tre "celle" convettive caratteristiche del clima della Terra, giocano un ruolo fondamentale. La cella Polare interessa entrambi i poli fino al Circolo Polare, la cella di Hadley domina il tempo delle latitudini subtropicali mentre la cella di Ferrel occupa la zone di clima temperato, svolgendo un ruolo fondamentale nel plasmare il tempo di casa nostra.

Negli ultimi decenni stiamo sperimentando una graduale soppressione della cella di Ferrel, cioè della fascia climatica relativa alle medie latitudini. La cella Polare e quella di Hadley spesso e volentieri sono poste a stretto contatto l’una con l’altra. Ne derivano imponenti scambi meridiani che mettono in gioco masse d’aria dalle caratteristiche molto diverse tra loro. Essendo il Mediterraneo assai vicino al continente nord Africano, con molta più facilità rispetto al passato, il clima della nostra penisola viene occupato dalle risalite d’aria calda di origine subtropicale africana, oppure subtropicali oceaniche.

In questa nuova circolazione presumibilmente conseguenza del riscaldamento globale, le correnti occidentali, cioè la circolazione che un tempo guidava le perturbazioni oceaniche sul nostro continente, trovano uno spazio sempre più limitato. L’Europa perde le caratteristiche estremamente dinamiche e vivaci del secolo scorso, a favore di una circolazione bloccata, che funziona un po’ come dei compartimenti stagni. In tal modo su alcune località vengono favorite condizioni estreme di siccità, mentre in altre regioni possono verificarsi precipitazioni abbondanti e dannose.

Autore : William Demasi