00:00 16 Dicembre 2014

Aumentano i punti dell’inverno subito dopo le festività natalizie?

Finalmente uno spiraglio in fondo al tunnel: primi scenari d'inverno nella parte finale di dicembre? Sembrerebbe di sì ma per un coinvolgimento netto dello stivale italiano meglio avere ancora cautela.

L’instabilità in chiave mite che ha influenzato l’Italia nella prima metà della mensilità dicembrina, dovrebbe concludersi entro la giornata di domani, mercoledì 17 dicembre. Al seguito un ulteriore rinforzo del Vortice Polare dovrebbe portare come conseguenza, un aumento della spinta zonale occidentale sull’intera Europa. Quest’ultima sarebbe responsabile di una temporanea fase anticiclonica attesa sul bacino del Mediterraneo dalla seconda metà della settimana sino al Natale. L’alta pressione convoglierà sul nostro Paese masse d’aria molto miti di origine oceanica, allontanando ulteriormente la possibilità d’avere delle ondate di freddo sul breve termine.

Il centro motore dell’alta pressione resterà fermamente ancorato sull’ovest dell’Europa ad eccezione di lunedì 22 e martedì 23 dicembre, quando la bolla d’aria calda legata alla presenza dell’alta pressione, andrà piazzandosi proprio sul bacino centrale del Mediterraneo.

La ventilazione che governerà il tempo italiano, sarà quindi di tipo nord-occidentale, peraltro inserita in un contesto decisamente anticiclonico, porterà la colonnina di mercurio su valori molto tiepidi, specie alle quote superiori. Non sarà certo una buona notizia, soprattutto per quanto riguarda il già magro bottino di accumulo nevoso sulle aree alpine ed appenniniche poste a media quota. Le temperature eccezionalmente miti che abbiamo vissuto in questo primo scorcio di dicembre sono infatti ancora peggiori rispetto a quelle registrate nel dicembre del 2013, stabilendo di fatto un nuovo record in positivo sulle temperature medie mensili registrate nelle diverse stagioni.

Una circolazione più vicina all’inverno, compare solo nelle linee di tendenza rivolte a LUNGO TERMINE
. Questi scenari meritano oggi un’attenzione maggiore, in quanto sembrerebbe aumentare la "coerenza" tra i vari cluster di previsione proprio sul finire di dicembre. Vengono tracciati alcuni punti cardine che possono descrivere già con una certa precisione, quelli che potrebbero essere i movimenti generali dell’atmosfera subito dopo le festività di Natale.

Possiamo così notare un generale allentamento della ventilazione occidentale sull’Europa, il trasferimento di una vasta area a "basso geopotenziale" dal settore atlantico a quello nord-europeo.

Questo processo agevolerebbe un raffreddamento abbastanza consistente sulla penisola Scandinava, compreso il nord della Russia. Nel contempo sembrerebbe evidenziarsi un certo aumento della pressione sul comparto atlantico, con conseguente rientro dell’indice NAO (North Atlantic Oscillation) su valori neutri e quindi più favorevoli alla creazione di un pattern invernale sull’Europa.

Autore : William Demasi