00:00 27 Novembre 2002

Arriva l’inverno?

Almeno per qualche giorno cambia completamente la circolazione generale sull’Europa; vediamo come

Il primo fatto da mettere in evidenza è questo: le grandi figure bariche che domineranno in Europa o nei pressi di essa nei prossimi giorni saranno l’anticiclone delle Azzorre, il suo “collega” termico russo e la depressione d’Islanda.

Va poi sottolineato che il compromesso raggiunto fra questi “colossi” dopo battaglie cruente, in vista di una tranquilla convivenza, potrebbe perdurare almeno 10 giorni.

Quali saranno allora i loro movimenti e la loro disposizione finale nel prossimo futuro? A quanto pare l’anticiclone delle Azzorre, una volta arrivato in prossimità del Portogallo nella nottata prossima, si stabilirà in sede per rifornirsi di energia; cercherà quindi in tutti i modi di collegarsi all’”Orso” russo o all’anticiclone groenlandese.

Però i patti presi con la depressione d’Islanda gli permetteranno solamente di costruirsi un flebile e fragile ponte fra Inghilterra e Scandinavia, che però fra lunedì e martedì porterà all’isolamento di una depressione (figlia del vortice islandese) sul Mediterraneo, per poi farcela rimanere a lungo.

La conseguenza più diretta, oltre alle precipitazioni sullo Stivale, sarà il richiamo di aria fredda da due zone diverse: dalla Scandinavia, dove ormai le temperature saranno calate di diversi gradi dopo la permanenza dell’anticiclone termico, e dal nord-Atlantico; dalle nostre parti quindi i valori termici scenderanno di diversi gradi, tanto che non è da escludere la prima neve a quote basse nel corso della prossima settimana.

Facciamo allora in sintesi una previsione a medio e lungo termine:

Sabato 30: transita una moderata perturbazione atlantica da nord-ovest, quindi ad esclusione di Valle d’Aosta, alto Piemonte ed alta Lombardia, altrove ci sarà un rapido passaggio di nubi accompagnato da venti moderati e freschi, e da qualche moderata precipitazione, nevosa sulle Alpi centrali ed orientali oltre i 1000-1200 metri, al di sopra dei 1500 metri sull’Appennino centrale e settentrionale

Domenica 1° dicembre: ancora residua instabilità al sud, con qualche breve acquazzone; più sole al nord ed al centro, anche se alcuni banchi nuvolosi continueranno a solcare il cielo. Nuovo peggioramento in serata sul nord-ovest, con vento di Libeccio in rinforzo. Temperature in leggero aumento

Lunedì 2: instabilità su tutta la Penisola, con acquazzoni sparsi, specialmente sulle Isole Maggiori ed al sud. Nevicate sulle Alpi oltre i 1000 metri, al di sopra dei 1200 metri sull’Appennino settentrionale, almeno a 1500 metri altrove. Temperatura di nuovo in moderato calo

Martedì 3: piogge sparse sulle regioni tirreniche, con qualche temporale sul settore meridionale; sole e nubi alternate sulle regioni adriatiche ed al nord; neve sui rilievi a quota: 700-800 metri al nord, 1000 metri al centro, 1300 metri al sud.

Mercoledì e giovedì: continua il tempo instabile, con piogge e qualche acquazzone sparso; durante i rovesci più intensi sulle Alpi la neve potrebbe cadere a quote estremamente basse, oltre i 900-1200 metri al centro, al di sopra dei 1500 al sud
Autore : Lorenzo Catania