00:00 26 Aprile 2008

Arriva il fotovoltaico di nuova generazione, ci attende veramente un futuro più economico?

Le nuove tecnologie imprimono una nuova accelerazione nella diffusione dell'energia solare.

Nell’arco di cinque anni il solare fotovoltaico sarà abbastanza economico da competere con i prezzi dei combustibili fossili, e nell’arco di dieci anni il prezzo delle celle solari potrebbe scendere talmente tanto, da portare il prezzo del solare a circa la metà di quello del petrolio, del carbone, del gas e del nucleare.

Lo scrive Uk Telegraph facendo riferimento ad una nuova tecnologia: i pannelli a film sottile di rame, gallio, selenio e indio (CIGS).

Naturalmente l’ipotesi è credibile se si pensa che alla fine degli anni Settanta il costo dell’energia solare era di 100 dollari per watt mentre oggi il prezzo si aggira sui 3-4 dollari.

L’opinione degli esperti è che nel giro di pochi anni il prezzo scenderà sotto 1 dollaro per watt, più o meno il prezzo attuale dell’energia prodotta dal carbone. Ed il primo processo industriale in tal senso sta già partendo: si tratta del progetto della Nanosolar e consiste nel realizzare in California la più grande fabbrica al mondo per la produzione di pannelli solari.

L’impianto aprirà i battenti nel 2007 e sarà in grado di “sfornare” circa un milione di pannelli solari l’anno per un corrispettivo di 430 MW, una potenza installata in grado di dare nuova elettricità a circa 325 mila famiglie in più ogni anno.

Per comprendere l’entità del progetto basti pensare che attualmente la capacità produttiva di fotovoltaico nel mondo si aggira sui 1700 MW l’anno. La Nanosolar, nata nel 2001 grazie al finanziamento di Page e Brin, fondatori di Google, ha ideato una nuova tecnologia in grado di realizzare celle solari con pellicole sottilissime di disselenuro rame indio gallio – CIGS – che permettono di ottenere la stessa efficienza energetica delle celle di silicio, ma utilizzando una quantità di materiale 200-300 volte inferiore e rendendo così la produzione estremamente più economica.

La nuova pellicola infatti ha uno spessore di circa 1 micron contro i 200-300 di quelle di silicio. L’obiettivo di questa nuova tecnologia, considerata con la “terza onda del fotovoltaico”, è quello della riduzione dei costi. Secondo la Nanosolar le celle hanno la stessa efficienza di quelle al silicio, ma si possono produrre ad un quinto del loro costo e portare così il costo del watt di picco a meno di un dollaro.

Il progetto prevede un finanziamento di 100 milioni di dollari e la sede operativa sarà a Palo Alto mentre la base europea si trova attualmente a Berlino.

Informazioni tratte da http://www.blogeko.info http://qualenergia.it
Autore : Marco Scozzafava