00:00 19 Marzo 2013

Aria fredda di nuovo in agguato, che stagione! Fossimo stati in inverno pieno…

Dall'est europeo ancora segnali di grande freddo.

Quando la primavera prende questa piega, l’inverno non si congeda ed anzi tra fine marzo e metà aprile è ancora più facile che la neve raggiunga la pianura anche con temperature non propriamente adatte. 

I rovesci di neve primaverili infatti visitano le zone pianeggianti sospinti dalle forti correnti discendenti da una cellula temporalesca anche quando la temperatura dell’aria supera si avvicina a 7-8°C, spesso accompagnati o preceduti da episodi di graupel e gragnola.  

Diciamo che, con queste giornate, termina, salvo rare eccezioni, il periodo in cui possono verificarsi nevicate da addolcimento, (cioè dovute allo scorrimento di aria mite su aria fredda) perchè ormai il riscaldamento solare è tale da vanificare la tenuta dei "cuscini freddi", ma con irruzioni frequenti di aria fredda dai quadranti orientali, come quelli che stamane mostrano i modelli per la Settimana Santa, allora possono verificarsi anche rovesci di neve classici da rovesciamento, cioè con l’aria fredda che si riversa al suolo insieme ai fenomeni.

Quanto si evince oggi con questa disposizione barica che vede addirittura un anticiclone sostare nella zona polare, l’aria fredda riversarsi in massa sull’est europeo, le depressioni viaggiare alle basse latitudini, può solo far pensare ad altre evoluzioni simil invernali per la Settimana Santa e forse anche per la prima decade di aprile.

Certo: fossimo stati in pieno inverno avremmo sicuramente vissuto grandi eventi nevosi in pianura ed irruzioni fredde severe, ma fortunatamente siamo praticamente in primavera.

Dunque altra neve? Probabilmente in montagna si, in pianura è ancora tutto da vedere. Le mappe che vi proponiamo non sono però affatto confortanti: la prima si riferisce all’arco alpino e mostra il riassunto delle corse del modello americano analizzate con il metodo "spaghetti" e segnala chiaramente la possibilità di un tracollo termico alla metà della prossima settimana.

L’altra mappa indica la possibilità di un tracollo termico estremo proprio per mercoledì 27, forse un po’ troppo estremo, ma le cose è meglio saperle in anticipo…
 

Autore : Alessio Grosso