00:00 20 Giugno 2003

Anticiclone scandinavo in arrivo?

C’è una certa probabilità che la configurazione barica cambi radicalmente verso la fine del mese. Dovremo quindi attenderci temporali e frescura?

L’impero dell’anticiclone africano è destinato a crollare entro 7-10 giorni? Secondo alcune delle proiezioni a nostra disposizione sembra proprio di sì; vediamo allora cosa potrebbe accadere nel lungo termine cercando di seguire l’evoluzione del tempo passo dopo passo, a partire da domani.

Innanzitutto va sottolineato un fenomeno che potrebbe essere alla base di una evoluzione futura piuttosto singolare: osservando le correnti a getto potremo notare come nei prossimi giorni il ramo polare tenderà a scorrere fra il Regno Unito ed il Mar Nero con velocità piuttosto sostenuta ed ondulazioni ampie e piuttosto marcate, mentre il ramo subtropicale andrà gradualmente indebolendosi ed oscillando in maniera più accentuata rispetto al primo (ad eccezione del tratto che scorre su Egitto e Medio Oriente, sempre molto attivo).

Questo potrà portare diverse conseguenze, a partire da una minore stabilità delle figure bariche, per proseguire con oscillazioni meridiane (ossia da nord a sud e viceversa) sempre più intense delle correnti d’alta quota.

Ecco che allora nella giornata di giovedì prossimo il Vortice Polare potrebbe tuffarsi dal Polo Nord in direzione del Quebec, provocando una risposta immediata e di segno opposto sull’Atlantico; andrebbe così formandosi un promontorio anticiclonico molto marcato, che fra venerdì 27 e sabato 28 andrebbe spostandosi verso la Scandinavia per poi approfondirsi e divenire quasi stazionario.

Seguendo tali prospettive possiamo dire che già a partire da sabato 28 giugno sulla nostra Penisola andranno attivandosi correnti fresche e moderatamente umide dal Mare di Norvegia, con possibilità di temporali un po’ su tutte le regioni; oltretutto la temperatura tenderà a scendere con rapidità.

Chiaramente non possiamo ancora darvi garanzie assolute riguardo ad una evoluzione del genere; comunque si tratterebbe di un fenomeno già visto diverse volte nel corso degli ultimi 12 mesi, e quindi in un certo qual modo piuttosto probabile.

Quella che si andrebbe formando sarebbe ad ogni modo una configurazione anomala, che vedrebbe l’anticiclone delle Azzorre ancora una volta relegato in Atlantico, e costretto a fare da “spettatore”.
Autore : Lorenzo Catania