00:00 6 Marzo 2016

ANTICICLONE: farà o no breccia sul nostro Paese?

Appare sempre posticipato l'ingresso deciso dell'alta pressione oceanica sull'Italia; vediamo nel dettaglio la linea di tendenza relativa al periodo compreso tra la prima e la seconda decade di marzo, secondo gli aggiornamenti previsionali a nostra disposizione.

Nei prossimi giorni l’alta pressione oceanica tenterà di espandersi in modo più convinto verso l’area mediterranea e l’ovest europeo; tale movimento agevolerà l’isolamento del "fulcro" depressionario verso i settori centro-orientali del continente. La circolazione atmosferica metterebbe in gioco masse d’aria dalle caratteristiche sempre più spiccate di tipo artico e poi di tipo continentale. In conseguenza di questo, a livello italiano la ventilazione proverrebbe in modo sempre più deciso dai quadranti nord-orientali e gli episodi di instabilità si manifesterebbero con maggior decisione sui settori centrali e meridionali del Paese, accanendosi soprattutto lungo i versanti adriatici.

Per quanto concerne il comportamento dell’alta pressione delle Azzorre, quest’ultima avrà più difficoltà del previsto a conquistare terreno verso oriente, a tal punto che alla luce delle previsioni attuali (soprattutto quelle calcolate dal MODELLO AMERICANO) condizioni atmosferiche primaverili subentrerebbero sull’Italia soltanto da lunedì 14 marzo. In tal senso rimane più positiva la previsione emessa dal MODELLO EUROPEO, nel quale l’alta pressione riuscirebbe a conquistare almeno una parte del nostro stivale italiano con particolare riferimento ai settori più occidentali. L’instabilità svolgerebbe ancora un ruolo importante sul tempo atmosferico delle regioni centrali e meridionali. 

La titubanza dell’anticiclone nel suo processo di espansione verso i settori centrali d’Europa e di Mediterraneo, sarebbe motivata da una scarsa portanza della corrente a getto polare, ormai soggetta ad un inevitabile indebolimento causato da un Vortice Polare disturbato. D’altro canto, il corridoio depressionario di quest’ultima settimana, faticherà a rimarginarsi completamente; le masse d’aria fredda continueranno a scegliere questa via preferenziale di "scivolamento" dalle alte verso le medie e le basse latitudini d’Europa, un percorso ormai ben collaudato. Questo circolo vizioso verrà interrotto con molta gradualità e saranno necessari ancora diversi giorni perchè l’anticiclone possa tornare a conquistare a pieno merito la scena atmosferica sul bacino del Mediterraneo. 

Autore : William Demasi