00:00 12 Giugno 2018

Anticiclone africano alle corde: parola di ITCZ

Monitoriamo questo importante parametro...

Un buon metro per cercare di capire le mosse dell’alta pressione africana è l’ormai famoso ITCZ ( InterTropical Convergence Zone). Si tratta della zona di convergenza intertropicale situata mediamente sull’equatore. Qui si ha la convergenza degli Alisei dell’emisfero boreale e la risalita di masse d’aria calda che determinano l’area di instabilità equatoriale, con piogge e temporali.

Questa ipotetica linea, chiamata anche equatore climatico, fluttua a nord e a sud a seconda delle stagioni. In estate, tra luglio e settembre, tende ad estroflettersi verso nord di circa 18°/19° sopra l’equatore, in risposta al maggiore o minore vigore della circolazione monsonica delle latitudini tropicali.

I suoi movimenti determinano anche lo spostamento verso sud o nord delle alte pressioni subtropicali (che si estendono immediatamente a nord e a sud della ITCZ), determinando così un forte influsso anche sul tempo di casa nostra.

Una maggior estroflessione dell’ITCZ verso nord facilita le rimonte dell’alta pressione africana verso il Bacino del Mediterraneo e l’Italia. Di conseguenza, in estate, questo parametro diventa fondamentale per la previsione di una possibile risalita del famigerato "Gobbo".

La mappa in alto a sinistra ce lo mostra…così come è disposto in questi ultimi giorni, o meglio come era disposto nella prima decade di giugno. La linea scura rappresenta la sua altezza media, mentre la linea rossa la posizione assunta dal 1 al 10 giugno. La linea gialla invece mostra la sua posizione precedente, ovvero quella assunta nella seconda decade di maggio.

Cosa notiamo? Un itcz sostanzialmente nella media o leggermente al di sotto in alcuni punti, segno che l’azione del monsone sottostante quest’anno risulta sottotono (almeno per il momento).

Spingendo poco, il monsone non consente pericolose estroflessioni verso nord della linea medesima, che spesso preludono ad invasioni massive dell’alta pressione africana verso il Mediterraneo e l’Italia.

In altre parole (e da questo punto di vista) per il momento non si dovrebbero presentare ondate di caldo sopra le righe in Italia almeno fino al termine della seconda decade mensile, poi vedremo…

Autore : Paolo Bonino