00:00 4 Novembre 2010

ANTARTIDE: terra di freddo estremo e di…misteri

Rinvenuto un enorme cratere: sarà stato un meteorite o un'eruzione vulcanica a crearlo?


Un gigantesco asteroide ha colpito l’Antartide alla fine del Mesozoico?

L’Antartide, il continente estremo, il continente del freddo e il continente dei record. A causa della posizione geografica dell’enorme coltre ghiacciata che ricopre il continente che raggiunge spesso i 3000 metri di quota, a cui va aggiunta una circolazione atmosferica che non favorisce la penetrazione delle correnti miti oceaniche ed aeree verso l’interno, l’Antartide detiene ancora oggi imbattuto, il record del freddo e del vento. Un record del freddo, che è anche il record mondiale, rilevato dalla vecchia stazione sovietica di Vostok (3.500 metri), che nel 1997 registrarono -91°C.

Qui il record del "caldo" è di -21°C. Si tratta di una stazione posta vicino al Polo dell’Inaccessibilità (77°15’S, 104°39’E), che è il centro geometrico del continente. Insieme al record delle basse temperature, l’Antartide detiene anche il record dei venti più forti: non sono rari venti tra i 100 e i 200 Km/h, ma a volte superano anche i 300, con punte di 360 Km/h il famoso terribile blizzard un ostacolo all’insediamento umano ancor più grande del freddo stesso.

Il vento determina un enorme "wind chill" (l’effetto per cui il vento provoca una percezione del freddo più intensa rispetto alla temperature reale), per cui la temperatura percepita è di gran lunga inferiore a -100°C !

Ma l’Antartide non è sempre stato il continente inospitale che tutti noi conosciamo; nel corso delle Ere geologiche, grazie alla deriva dei continenti, questa terra ha girovagato "galleggiando" sul mantello terrestre per milioni di anni. Nel corso del Cambiano 570 milioni di anni or sono il continente antartico si trovava in prossimità dell’Equatore, nel Devoniano, 400 milioni di anni fa si collocava alle medie latitudini australi, più o meno dove oggi si trova l’Australia, per poi lentamente scivolare verso sud sino a raggiungere la posizione attuale.

Recenti risultati di ricerche condotte dall’Università dell’Ohio hanno portato alla scoperta di un possibile enorme cratere d’impatto, la più grande traccia mai ritrovata sulla superficie terrestre di un grande meteorite caduto nel corso di lontane Ere geologiche. Un possibile candidato per una delle grandi ed enigmatiche estinzioni di massa avvenute al termine dell’Era Mesozoica? Certamente le dimensioni del cratere risultano veramente notevoli: l’anello circolare misura quasi 400 chilometri di diametro e tale impatto potrebbe essere stato causato solamente da un asteroide di dimensioni impressionanti; almeno 20 chilometri di diametro! Vi sono comunque dubbi sulle origini di tali strutture sotterranee in quanto potrebbe trattarsi di cicatrici causate da imponenti eruzioni vulcaniche estremamente frequenti nel periodo Premiano.

Non resta che attendere i risultati definitivi e l’analisi diretta dei campioni di roccia, per confermare o smentire tale scoperta.

Autore : Luca Savorani e Alessio Grosso