00:00 27 Novembre 2007

Angelini: si ripristina il flusso atlantico ma l’inverno presto si rifarà vivo

Tradizionale chiacchierata con i redattori di Meteolive

REDAZIONE: Angelini, anzitutto benvenuto nel team di Meteolive.
ANGELINI grazie. Avere intrapreso questa splendida avventura mi rende davvero elettrizzato. La carne al fuoco è davvero molta ma l’ambiente positivo, giovane e stimolante mi ha facilitato l’inserimento e l’apprendimento.

REDAZIONE: veniamo a noi, la scorsa settimana l’autunno ha sfoggiato una dimostrazione di forza soprattutto al centro-nord, ora cosa bolle in pentola?
ANGELINI il Mediterraneo nell’arco degli ultimi due mesi è stato oggetto di ripetute incursioni da parte delle irruzioni artiche che hanno trovato terreno fertile all’approfondimento depressionario a causa delle temperature superficiali del mare quest’anno sotto alla norma. La confluenza con il getto subtropicale che spesso si è alzato dal nord-Africa, ha agevolato l’attivazione dei contrasti tra masse d’aria d’aria molto diverse la cui miccia ha innescato le piogge intense al nord e su parte del centro.

REDAZIONE: ora pare che l’anticiclone delle Azzorre abbia tutta l’intenzione di dire la sua.
ANGELINI: esattamente. Il ciclope atlantico ha ricevuto una spinta notevole verso nord a causa del recente innalzamento della linea di convergenza intertropicale ( ITCZ) ma non è tutto. L’accelerazione della corrente a getto polare ha rimesso in moto la circolazione lungo i paralleli aprendo la via dell’Atlantico ma i flussi perturbati tendono ad assumere traiettorie molto settentrionali, sufficienti appena a sfiorare le Alpi e marginalmente il nostro versante adriatico. Morale il nostro anticiclone sarà invitato a nozze per allargarsi verso l’Europa occidentale ma il suo progetto di conquista andrà in porto solo parzialmente.

REDAZIONE: e l’inverno tanto paventato dagli indici oceanici?
ANGELINI: le condizioni per un inverno rigido e nevoso c’erano e ci sono tuttora. Bisogna senz’altro ricordare però che siamo ancora in autunno ed è giusto che le stagioni debbano fare il loro corso naturale. A questo proposito citerei la presenza di un minimo depressionario nord-africano che impegnerà nei prossimi giorni il centro-sud riportando l’autunno laddove lo scirocco aveva fatto impennare oltremodo i termometri ma non è tutto; il vortice dovrebbe fungere da esca per una saccatura in avvicinamento dal nord-Atlantico intorno al weekend.

REDAZIONE: cosa ci dobbiamo aspettare all’ingresso dell’inverno meteorologico?
ANGELINI: le carte a nostra disposizione suggeriscono l’ingresso di una debole perturbazione atlantica che impegnerà il centro-nord a cavallo del fine settimana. In seguito potrebbe verificarsi un rallentamento del flusso zonale tra il 7-8 dicembre. L’indice NAO (misura la differenza di pressione ai due capi dell’Atlantico) dopo l’impennata di questi giorni mostrerà infatti una progressiva discesa e soprattutto l’indice AO (misura la potenza del vortice polare in sede artica) subirà un vero tracollo.

REDAZIONE: cosa significa?
ANGELINI significa che potrebbe bloccarsi nuovamente l’Atlantico e andrebbe nuovamente ad instaurarsi una disposizione meridiana dei flussi. L’indice AO cosi basso indicherebbe inoltre un affondo vigoroso dell’aria fredda che agevolerebbe la ciclogenesi a latitudini molto basse. Detto in soldoni il freddo potrebbe arrivare entro la prima decade di dicembre ma la neve in questo frangente vedrebbe favorite le regioni adriatiche e il sud mentre il nord potrebbe apprezzarla solo in un secondo tempo e tutto dipenderà dalla resistenza del cuscino freddo nei bassi strati agli ingressi di aria più umida e mite che subentrerà in quota.
Autore : Luca Angelini