00:00 27 Febbraio 2009

ANGELINI: prepariamoci alle prime pazzie di marzo

Tradizionale incontro settimanale con i redattori di Meteolive.

REDAZIONE: Angelini ben ritrovato. Allora braccio di ferro tra inverno e primavera, cosa dobbiamo aspettarci per l’esordio del nuovo mese?
ANGELINI: aspettiamoci di tutto di più. La stagione sta ormai iniziando a cambiare i connotati e l’atmosfera attraverserà una fase tutt’altro che tranquilla. Come già anticipato in occasione degli eventi stratosferici di fine gennaio, anche il nuovo mese dovrà smaltirsi la sbornia atmosferica e ci riserverà una prima fase dinamica e a tratti anche perturbata.

REDAZIONE: quali saranno i tratti salienti del tempo nel momento in cui l’inverno meteorologico passerà le consegne alla stagione successiva?
ANGELINI: tanto per iniziare, prima di invertire i motori, il tempo proporrà una frenata con tanto di breve e illusoria parentesi primaverile classica, cioè tranquilla, assolata e mite. Tutto verrà causato dall’azione combinata di una improvvisa pulsazione del vortice polare e di una efficace seppur effimera controrisposta anticiclonica di tipo mobile centrata per il fine settimana.

REDAZIONE: ci attende quindi un weekend di bel tempo?
ANGELINI: sabato sarà una giornata dal sapore davvero primaverile con tempo ben soleggiato e temperature miti sia in montagna che lungo le coste da nord a sud. La protezione offerta dalla campana di alta pressione sarà però insidiata già domenica dalle prime infiltrazioni umide provenienti dall’Atlantico. Tutto si tradurrà in una nuvolosità via via più estesa che, nella serata di domenica, potrà anche dar luogo a qualche precipitazione, segnatamente al nord-ovest e sulla Sardegna.

REDAZIONE: come reagiranno le temperature in occasione del peggioramento di inizio marzo, si potrà tornare a valori invernali?
ANGELINI: l’andamento delle temperature sarà determinato dalle masse d’aria che ci coinvolgeranno: dapprima flussi miti atlantici al nord e anche piuttosto tiepidi al centro-sud, con valori termici di stampo primaverile. In seguito aria più fredda raggiungerà le nostre regioni in quota a partire dal nord. Il rovesciamento di quest’aria verso il suolo a mezzo dei rovesci farà scendere la colonnina di mercurio e anche le quote neve in montagna. Non aspettiamoci comunque il ritorno del grande freddo, l’inverno è un’altra cosa.
Autore : Redazione