00:00 14 Ottobre 2017

ANALISI MODELLI: conferme di declino anticiclonico a lungo termine, vediamo nel dettaglio

A seguito dell'enfasi raggiunta dal nostro anticiclone in questo fine settimana, l'inevitabile declino di questa figura barica che nonostante tutto sarà ancora in grado di far parlare di sè. Tra luci ed ombre, ecco le ultime novità messe in luce dai recenti aggiornamenti.

Nelle ultime 48 ore abbiamo assistito al potente rinforzo di una figura altopressoria che attualmente coinvolge quasi tutta l’area mediterranea e gran parte del continente europeo, portandovi tempo stabile e valori termici elevati. Inutile dire come tale situazione sia stata determinata anche da una potente risalita di aria calda subtropicale, trascinata nella fascia delle medie latitudini dall’attività dell’Uragano Ophelia.

Nei prossimi giorni i modelli mettono in luce una figura altopressoria che dovrebbe "abbassare un po’ la cresta", lasciando spazio ad un ribasso del Fronte Polare e quindi al ripristino di una circolazione atmosferica più vicina agli standard della variabilità meteo-climatica autunnale.

Mentre sul Mediterraneo le giornate si susseguono all’insegna di una grande mitezza, alle latitudini settentrionali europee, procede un veloce raffreddamento dell’aria che porta con sè una maggiore attività delle depressioni extratropicali che spingeranno i loro effetti sino a due passi da casa nostra.

Il primo di questi passaggi viene ancora messo in luce da alcune previsioni deterministiche tra mercoledì 18 e giovedì 19 ottobre, con effetti più decisi sul tempo delle regioni centrali e settentrionali tirreniche. Non tutte le proiezioni sono tuttavia concordi sull’entrata in gioco di questa perturbazione, la risoluzione del rebus rimane posticipata in là nel tempo ancora di almeno 24 ore.

A lungo termine, per adesso i modelli non sembrano mettere in luce alcuna onda di Rossby in grado di portare un cambiamento deciso delle condizioni atmosferiche nella fascia delle medie latitudini europee, rimane tuttavia una situazione da seguire con attenzione, soprattutto dopo che i modelli avranno "digerito" i capricci dell’Uragano Ophelia. 

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Autore : William Demasi