00:00 18 Ottobre 2019

AMBIENTE: si stava meglio quando si stava PEGGIO? Stiamo scherzando?

La natura non è mai stata nostra alleata.

E’ vero: ci nutriamo dei frutti della terra, ma proprio nella terra si nascondono sostanze velenose e mortali per l’uomo. La natura ha sempre dominato l’umanità.

Ora, grazie al benessere, noi ci siamo illusi di poterci prendere cura di lei, ma sono tutte chiacchiere. Basta un maremoto e subito viene messa a nudo la nostra fragilità, la nostra impotenza. E’ opinione comune tra gli ecologisti che il mondo fosse migliore quando c’erano poche persone.

Sono solamente sensazioni perchè Londra, Roma, Parigi erano si meno popolate ma molto più inquinate e malsane di oggi.

Sentite cosa scriveva Monsieur Corbin sulla reggia di Versailles: "A Versailles la cloaca è vicina al palazzo. Il parco, i giardini, lo stesso castello provocano la nausea con i loro cattivi odori. I passaggi, le ali, i corridoi, traboccano di urina e materiali fecali. Il viale di Saint Cloud è ricoperto d’acque stagnanti e di gatti morti".

Nel 1661 è lo scrittore Evelyn a dipingere Londra così: "la gente cammina e conversa perseguitata da questo fumo infernale, si respira una nebbia impura mista a vapore sozzo e fuligginoso che rovina i polmoni. Tisi, tosse, catarri e consunzione dominano in questa città".
Veniamo a Gothe.
Quando visitò Palermo chiese perchè mai nessuno spazzasse gli escrementi per le strade. Gli risposero che la nobiltà gradiva un selciato molle per le carrozze. Nel 1902 negli Stati Uniti la vita media era di 47 anni.

Le prime cingue cause di morte erano:
1 POLMONITE

2 TUBERCOLOSI

3 DIARREA

4 MALATTIE CARDIACHE

5 ICTUS

Non c’era DDT, non c’erano antibiotici, la popolazione era decimata da malaria, tifo e tubercolosi. Nel 14% delle case esisteva una vasca da bagno e le donne si lavavano i capelli una volta al mese usando un tuorlo d’uovo come shampoo.

9 adulti su 10 erano analfabeti. Eppure qualcuno dice ancora: "si stava meglio quando si stava peggio, torniamo al passato".

 

Autore : Report di Alessio Grosso