00:00 29 Agosto 2008

Alta pressione messa alle strette dal flusso atlantico la prossima settimana?

A partire dalla giornata di lunedì, la giostra depressionaria atlantica ricomincerà a girare. Interessata in un primo tempo l'Europa centro-occidentale, poi forse anche l'Italia.

L’espansione dell’alta pressione delle Azzorre verso il nostro Continente ha dato linfa vitale alla stagione estiva nel corso di questa settimana. Anche le zone del nord Italia duramente martoriate dai temporali di luglio e agosto hanno potuto assaporare un po’ di vera estate mediterranea.

Ora l’anticiclone delle Azzorre sta segnando nuovamente il passo. Al suo posto prenderà piede un affondo perturbato che nei prossimi giorni farà peggiorare il tempo su gran parte dell’Europa centro-occidentale.

L’Italia, in una prima fase, se la caverà con la solita rimonta africana “di risposta” al flusso e fino alla giornata di domenica la “dittatura” del sereno non dovrebbe essere messa in discussione.

A seguire, l’azione di erosione delle correnti occidentali ai danni del cuneo altopressorio potrebbe iniziare a dare i suoi frutti.

Tra lunedì e martedì è previsto il transito di un primo debole cavo d’onda, che si limiterà a “sporcare” i cieli del nord e del centro, senza fenomeni particolari (a parte qualche temporale sulle Alpi).

Tra il giorno 3 e il giorno 4, invece, le correnti perturbatrici oceaniche tenteranno un affondo più convinto verso il bacino occidentale del Mediterraneo. L’insorgenza di umidi venti meridionali potrebbero esaltare la fenomenologia al settentrione e su parte del centro, con l’arrivo di alcune precipitazioni.

Per il sud, invece, lo sblocco della situazione potrebbe richiedere più tempo, dato che l’anticiclone africano non mollerà facilmente la presa.

Estate al capolinea, quindi, per il nord? Presto per dirlo, ma se l’affondo depressionario fosse davvero efficace, le temperature verrebbero limate non poco ed il caldo potrebbe battere in ritirata.

E’ presto, comunque, per affrontare i dettagli (la scadenza previsionare è oltre i 5 giorni). Sta di fatto che la stabilità assoluta sembra venir seriamente compromessa da un flusso atlantico via via più energico.
Autore : Paolo Bonino