00:00 25 Giugno 2015

Alta pressione: destinazione SCANDINAVIA?

Uno sguardo alla curiosa evoluzione prevista dal centro di calcolo europeo: e se l'anticiclone anzichè stare sul Mediterraneo puntasse alla Penisola Scandinava?

Nel trambusto previsionale che caratterizza le linee di tendenza a medio e soprattutto lungo termine, quest’oggi il centro di calcolo europeo propone una configurazione che, se si fosse presentata nella stagione invernale, avrebbe quasi sicuramente portato vistose ripercussioni sullo stato del tempo dell’intera Europa, probabilmente traghettandoci verso un episodio intenso di freddo anche nel cuore della Mitteleurope. Peccato che invece di essere a gennaio saremo nella prima decade di luglio e gli effetti di tale pattern sul nostro continente sarebbero in ogni caso molto meno eclatanti.

Stiamo riferendoci all’alta pressione sulla Penisola Scandinava, tesi che il modello europeo sposa già da un paio di giorni come soluzione alternativa alla persistenza dell’alta pressione sul Mediterraneo. Trattasi questa di una configurazione sinottica assai rara da riscontrare durante l’estate, portare l’alta pressione sulla Scandinavia necessita infatti di un forcing dinamico estremamente difficile da ottenere in questo periodo dell’anno, mentre le sue probabilità di realizzazione sono assai più elevate durante il trimestre invernale quando i flussi di calore verso le alte latitudini possono essere innescati dalla presenza di un Vortice Polare ben consolidato.

Partendo da questo presupposto ed immaginando per un momento che questa condizione atmosferica a livello europeo possa effettivamente verificarsi; quali sarebbero gli effetti sul tempo italiano?

Come vi abbiamo anticipato, nonostante la sua enorme difficoltà di realizzazione nel periodo estivo, tale forcing dinamico così esasperato avrebbe un impatto piuttosto modesto sul suolo italiano; la collocazione dei massimi anticiclonici sull’Europa nord-orientale, potrebbe al massimo innescare una corrente di ritorno da nord-est. Questa corrente limiterebbe l’impatto dell’ondata di calore sull’Italia, confinandone gli effetti nel sud della Francia e sulla Penisola Iberica. Il nostro stivale potrebbe essere esposto agli influssi dell’aria instabile proveniente dall’Europa orientale con la possibilità d’avere qualche temporale termoconvettivo durante le ore pomeridiane soprattutto lungo il nostro Appennino centrale e meridionale.

Tale previsione necessiterebbe tuttavia di molte conferme ma la sua probabilità di realizzazione lo diciamo sin da subito, rimane BASSA.
 

Autore : William Demasi