00:00 16 Agosto 2010

Alta pressione alla riscossa, da venerdì 20 prova di forza dell’estate

Cambio della guardia nella circolazione generale a livello emisferico. Riassorbita la goccia fredda europea, il vortice polare invia una saccatura in pieno Atlantico lasciando via libera all'anticiclone subtropicale sul Mediterraneo.

Terminata una fase ne inizia subito un’altra. Così è il fluire eterno dell’energia che muove le nuvole e il vento in un ritmo silenzioso ma che non si ferma mai. E così, dopo la fase temporalesca occorsa al nord e su parte del centro a cavallo del Ferragosto, ecco riapparire la grande estate.

Già, quella che qualcuno, forse con un po’ di superficialità, aveva magari dato per spacciata al primo temporale. Ora invece, in quel contesto di energia che fluisce da un capo all’altro della Terra, quella goccia di aria fredda dispersa sul suolo europeo verrà riassorbita dal vortice polare. La manovra causerà uno sbilancio di equilibri, tant’è vero che l’eccesso di vorticità ciclonica tenderà a tornare verso le medie latitudini, ma scaricandosi in pieno Atlantico.

Ne deriverà una controrisposta dinamica che vedrà protagonista l’anticiclonne subtropicale il quale, con le sue caratteristiche afro-mediterranee, diverrà il nuovo protagonista dell’estate 2010 a partire dal 20 del mese. 

Tornerà il caldo dunque? Tanto per iniziare diciamo pure che per il nostro meridione cambierà poco o nulla: caldo fa e caldo farà ancora. Il resto d’Italia vedrà invece lievitare senz’altro le temperature, le quali si porteranno in un primo tempo in linea con le medie del periodo per poi sforare verso l’alto in una manciata di giorni probabilmente circoscrivibili tra il 22 e il 25 agosto.

Stante le carte attualmente in nostro possesso, pare comunque che l’acume del caldo finirà tra la penisola Iberica e la Francia. Nel frattempo il nuovo equilibrio impostato dalla circolazione generale dovrà nuovamente mutare il proprio assetto a causa dell’irrequietezza del vortice polare che, tra alti e bassi, rifarà nuovamente il trucco al tempo europeo inviando per la fine del mese una nuova scia di aria più fresca e instabile che interesserà, almeno in parte, anche l’Italia.

Autore : Luca Angelini