ALPI: quanta NEVE cadrà e dove tra il 31 gennaio e l’8 febbraio?
Periodo cruciale per il turismo alpino, la natura questa volta potrebbe aiutare le località montane, ma non da subito.
DOMENICA 31 GENNAIO: una perturbazione raggiungerà le Alpi da ovest ma risulterà disturbata dalla rimonta dell’alta pressione e accompagnata da temperature molto miti per il periodo.
Inoltre verranno coinvolti dai fenomeni solo i settori alpini di confine: dall’alta Valle d’Aosta, alla Val Formazza, alla zona del Gottardo e all’Engadina in Svizzera, all’alta Valtellina e poi più ad est sino alla zona Brennero e all’alta valle Aurina.
Su tutte le zone il limite iniziale delle nevicate si collocherà attorno ai 1500-1700m, ma nel corso di domenica andrà collocandosi anche oltre i 2000m, specie sull’alta Valle d’Aosta, dove si prevede un’intrusione di aria molto mite, dovuta all’effetto della rimonta anticiclonica attesa per quelle ore.
DA NOTARE le piogge abbondanti che cadranno a nord delle Alpi sino a quote elevate rovinando e provocando la fusione almeno parziale del manto nevoso accumulatosi nelle ultime settimane. Alto il rischio di valanghe di neve bagnata o fradicia.
LUNEDI 1° FEBBRAIO: la giornata peggiore dal punto di vista termico sul versante sudalpino con temperature ben al di sopra della media e tra i 12 e 15°C previsti a 1300m in aria per fortuna piuttosto secca. Da martedì 2 temperature in graduale calo.
MERCOLEDI 3 e GIOVEDI 4 FEBBRAIO: prime precipitazioni su tutto l’arco alpino sino a 1300-1500m ma con limite in calo già dalla notte su giovedì su Alpi centro-orientali dove le precipitazioni continueranno sino a giovedì mattina e si presenteranno nevose sin verso gli 800m, neve in arrivo anche sul nord Appennino sino a quote collinari o anche inferiori giovedì sera, così come sull’Appennino centrale in collina o anche leggermente più in basso nella notte su venerdì.
SABATO 6 e DOMENICA 7 FEBBRAIO: la prima vera importante nevicata della stagione potrebbe intervenire da sabato sera su ovest Alpi, sin nei fondovalle, poi coinvolgere domenica anche il restante settore alpino con neve a quote generalmente superiori ai 400-500m ad ovest, sui 700-800m altrove ma in rialzo sin oltre i 1000m lungo la fascia prealpina. E’ presto però per simili dettagli, l’importante è che una buona quantità di neve finalmente ricopra i ghiacciai e ridia fiato alle stazioni sciistiche. Seguiranno ulteriori approfondimenti.
Autore : Alessio Grosso