00:00 24 Ottobre 2008

Alpi, che ottobre mite! Ma dalla prossima settimana si cambia

Dopo la veloce ondata di freddo degli ultimi giorni di settembre la stagione si è assestata su canoni decisamente miti e molto poco autunnali.

Sulle Alpi l’autunno è ancora in alto mare. A dispetto dei pascoli in quota che iniziano ad ingiallire, le temperature sono stabilizzate su valori piuttosto miti per la stagione e la neve è quasi ovunque un miraggio.

Dopo la severa ondata di freddo degli ultimi giorni di settembre e dei primi di ottobre, la stagione ha fatto marcia indietro ritornando su canoni ben poco consoni per la fine di ottobre. Nei fondovalle le temperature diurne raggiungono ancora tranquillamente i 18-20°C e durante il prossimo fine settimana la colonnina di mercurio è destinata a risalire ancora di 3-4°C.

Anche le perturbazioni, o presunte tali, che si sono avvicinate timidamente alla catena montuosa si sono rivelate autentiche bufale, dispensando qua e là solo una nuvolosità rotta, irregolare e associata a fenomeni davvero scarsi, sia sui versanti italiani che su quelli esteri.

Per di più, oltre alla mancanza di precipitazioni, anche la presenza di un campo circolatorio relativamente anticiclonico e lo scarso rimescolamento dovuto alla blanda azione dei venti nei bassi strati, hanno favorito l’accumulo degli inquinanti sulle località prealpine, con parziale penetrazione degli stessi anche nelle vallate superiori a causa delle inversioni termiche nello strato limite.

Per quanto riguarda la distribuzione nevosa, i ghiacciai risultano nel complesso ricoperti da un sottile strato di neve incoerente con le fronti poste a quote più basse che hanno ripreso, seppur in modo parziale, l’ablazione estiva. Sui versanti settentrionali la neve fresca è presente al di sopra dei 2500-2600 metri, mentre per trovare una copertura più uniforme occorre salire sopra i 3000 metri.

Ora si attende la svolta prevista per la seconda parte della prossima settimana. Gli elementi di previsione ci inducono a pensare che l’autunno finalmente farà il suo ingresso sulle nostre montagne riportando la situazione termo-pluviometrica alla normalità e rivestendo le quote superiori di un più consono e consistente manto bianco.
Autore : Luca Angelini