00:00 25 Febbraio 2008

“Apocalisse bianca” recensito dalla GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO: quali interessi economici dietro l’effetto serra?

Quali interessi economici dietro l'effetto serra?

Riportiamo l’interessante recensione di “Apocalisse bianca” e “tempesta globale” di Guido Zandel pubblicata sul quotidiano “La gazzetta del Mezzogiorno”.

Quali interessi economici dietro l’effetto serra?

Può la meteorologia suscitare scontri di interesse tali da portare all’omicidio e ai ricatti? Mi sono posto la domanda leggendo due interessantissimi libri che ho recensito su “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Parlo del romanzo “Apocalisse bianca” di Alessio Grosso, edito da Mursia, definito giustamente in copertina un “meteo-thriller” e del saggio “La tempesta globale” di due giornalisti americani, Art Bell e Whitley Strieber, edito da Corbaccio.

Il romanzo di Grosso, caporedattore di Meteolive.it, il principale quotidiano meteorologico in rete, racconta di uno scienziato norvegese, Helmut Bjorklund, la cui tesi è che il cosiddetto “effetto serra” invece di portare verso una tropicalizzazione o desertificazione della Terra, come ci si aspetta, provocherà una glaciazione della stessa.

Per queste sue affermazioni, motivate dalle sue ricerche, verrà prima emarginato dall’Università in cui lavora, interdetto dai laboratori, isolato dai colleghi e quant’altro, poi ucciso.

L’omicidio è stato commissionato da una multinazionale, la Global Motors, che sulla ipotesi della tropicalizzazione della terra punta al monopolio energetico mondiale, mentre fruisce di ingenti sovvenzioni statali per la ricerca e finanziamenti per gli impianti. Se la tesi di Bjorklund prevalesse per la Global Motors sarebbe la fine, oltre che inutili gli investimenti.

Nel romanzo, vediamo già in azione la mafia che, come dimostra la gestione dei rifiuti e delle scorie in Italia, sa bene dove lucrare.

La tesi di Bjorklund è anche quella che Bell e Strieber hanno sostenuto nel loro libro. E cioè che l'”effetto serra” porterà alla glaciazione del pianeta. Il surriscaldamento della superficie terrestre, infatti, causerà lo scioglimento dei ghiacci polari, con ripercussioni sulle principali correnti oceaniche che regolano i fenomeni meteorologici, e il contemporaneo riscaldamento degli oceani con immissione nell’atmosfera di vapore acqueo. Quest’ultimo creerà una sempre più consistente copertura nuvolosa, tale da impedire ai raggi del sole di raggiungere la Terra, con conseguente notevole abbassamento della temperatura.

Per Bell e Strieber, i meccanismi provocati dagli ultimi cento anni di inquinamento industriale e la parallela attività dei vulcani (che entrano anche nell’avvincente romanzo di Grosso) equivalgono a quelli prodotti dagli “incendi e dal massiccio inquinamento verificatisi in seguito all’impatto con l’asteroide responsabile della scomparsa dei dinosauri”.

Entrambi i libri, poi, sono dell’avviso che le ere glaciali si alternano sempre a quelle interglaciali. Se così fosse dunque verrebbero a cadere tutti i discorsi sulla desertificazione o tropicalizzazione futura.

Per questa teoria Bell e Strieber non sono stati uccisi, come Bjorklund, ma nella prefazione al libro della edizione 2001, gli autori lamentano il fatto che, nonostante il grido d’allarme lanciato alla prima uscita del libro nel 1999, i media americani l’abbiano del tutto o quasi ignorato “e le poche recensioni che ha ricevuto sono state per la maggior parte negative”.
Autore : Guido Zandel