00:00 23 Gennaio 2006

Una vacanza tirolese all’insegna della NEVE

Capodanno in Tirolo per tre amici di Meteolive, due forumisti e la sfortunata moglie di uno dei due, siberiana eppur appassionata caldofila costretta quotidianamente a sopportare un marito non semplicemente freddofilo, bensì glaciofilo sfegatato.

Partiti dunque il 31 dicembre col treno del mattino da Milano per Innsbruck, attraversiamo una Pianura Padana discretamente innevata soprattutto intorno a Brescia.

Il viaggio prosegue attraverso il valico del Brennero dove gli accumuli incominciano a farsi interessanti per poi decrescere come era logico attendersi sino a quei 30-40 cm presenti al suolo ad Innsbruck che bastano comunque a regalare la magia di un capodanno veramente degno di tal nome.

Nottata di San Silvestro “scoppiettante” con generoso spettacolo pirotecnico ben organizzato e ben godibile dal lungofiume dell’Inn, affluente del Danubio.

Il mattino del primo gennaio ci svegliamo in albergo con la sorpresa dei primi fiocchettini di neve che timidamente cominciano a tastare il terreno e che si fanno via via più grandi e insistenti fino a trasformarsi in una vera nevicata nel percorso dall’albergo alla stazione ferroviaria.

Durante il breve viaggio in treno per Seefeld nevicata che cessa completamente ma paesaggio all’arrivo assolutamente commovente con un accumulo medio intorno al metro.

Bella la prima giornata di montagna con passeggiate in boschi ammantati di neve con le conifere letteralmente “vestite” e cuscini notevoli su qualsiasi superficie piana o storta che sia.

Seconda giornata che comincia sotto la neve ed è neve per tutto il giorno anche se bisogna dire che mentre a Scharnitz, paesino al confine con la Germania dove abbiamo trovato alloggio, la nevicata è intensa a Seefeld “spippola” senza riuscire a fare grande accumulo.

La sera di rientro a Scharnitz prima piccola sorpresa nel saltar giù dal treno sulla banchina della stazione dove qualche decina di centimetri di neve fresca paiono essersi accumulati durante la giornata mentre la nevicata pare intensificarsi. La sera nevicata che aumenta ulteriormente di intensità mentre riceviamo notizie di prima mano dalla redazione di MeteoLive che parlano di un “ricciolo” in formazione proprio sulle nostre teste.

Nel tornare a casa fatichiamo a riconoscere la strada, la parte pedonale si è letteralmente ridotta della metà perché la neve che si accumula sui bordi della stessa sta formando un vero e proprio piccolo canion sempre più stretto… Esaltante! Decidiamo di liberare un pinetto oberato dalla neve per osservare meglio l’accumulo alla mattina successiva.

Notte che trascorre in trepidante attesa mentre la neve continua a cadere fino al mattino successivo. Quando usciamo di casa constatiamo che sul pinetto prima sgombro si sono posati almeno 40 cm di neve, all’intorno il manto pare essere cresciuto di un altro mezzo metro abbondante. Nevica ancora a tratti. Situazione che si fa addirittura eccitante quando giunge la notizia che sia la strada che la ferrovia per Monaco sono chiuse per pericolo valanghe.

Siamo ad un passo da un piccolo sogno nel nostro cassettino di bambini: restare bloccati in montagna per neve.

La situazione di emergenza venutasi a creare dunque ci regala altre due splendide giornate di neve che ci godiamo appieno coccolati dai padroni di casa austriaci che ci viziano con indimenticabili cenette tirolesi iniziandoci alle gioie della cucina locale quali ad esempio i Kaiserschmarren, un delizioso dolce a base di mele e uva passa da restare a lungo impresso nel libro di ricordi del nostro palato.

Rientriamo infine a Milano via Monaco attraversando una Baviera freddissima dove gelide nebbie si alzano dai campi.

Davvero una bella piccola bianca avventura.
Autore : Reportage di