00:00 10 Novembre 2003

Questo caldo autunno 2003, al Sud.

Come ha reagito la natura autunnale al gran caldo estivo.

Chi ha ascoltato il TG3 RAI, Edizione Calabria, delle ore 14 del 9 novembre 2003 sarà rimasto sicuramente colpito da una notizia che, a dir poco, si può giudicare insolita.
In questi giorni, proprio in Calabria, il grano è germogliato per la seconda volta questo anno. E’ successo incredibilmente, ed il fatto è stato ampiamente documentato dalle riprese televisive RAI.

Al di là delle battute inevitabili sulla ipotetica redditività di una situazione del genere, ci si chiede quali siano le ragioni di una situazione del genere, il richiamo all’andamento delle condizioni meteo di questi ultimi mesi diventa inevitabile.
Appare assai probabile che esista un legame. Un esperto in agraria potrebbe essere molto più preciso, ma come cultore di questa scienza stupenda che è la meteorologia, posso dire che questo rapporto appare rafforzato da un’altra situazione fortemente anomala tipica di questo 2003.

Nel mese di agosto ricordiamo tutti la temperatura del mare nel basso Tirreno meridionale. A lungo abbiamo avuto i 28° nel mare delle Eolie, con punte registrate anche di 29°. Sono stati valori record se si considera che normalmente in agosto la temperatura media era negli passati di 24°.
La persistenza dell’anticiclone africano durante i mesi estivi e nuovamente all’inizio di questo caldo autunno, sul bacino del Mediterraneo, fa riflettere molto.

Mentre scrivo queste note ripenso alla giornata odierna, trascorsa sulle montagne di Lamezia Terme a circa 1000 metri di quota a raccogliere le castagne che in questo periodo dalle mie parti non mancano di certo.

Nel riporre il raccolto nei cestini rimango colpito dalle dimensioni di alcune di queste. Sono davvero grosse, alcune misurano anche 5 cm di diametro.

Non so giudicare se è normale ciò, ma di cosi grosse non ne avevo mai notate, almeno dalle mie parti.
E se anche questo aspetto bizzarro fosse dovuto al caldo del 2003 ?
Il dubbio sorge, anzi mi rimane.
Autore : Ugo Notaro