Pur avendo solo 21 anni non ho bisogno di consultare i vecchi del mio paesino, alle porte di Città di Castello (PG) e sito a quota 286 mt, per sapere che quest'inverno (almeno finora) è uno dei più miti che si ricordino.
Sono un appassionato di meteo e, soprattutto nella stagione invernale, seguo le previsioni meteorologiche con grandissima attenzione. Abbastanza da poter ritenere quest'inverno il più mite che io stesso ricordi. Che la temperatura mondiale negli ultimi decenni è aumentata lo sapevamo già tutti, ma che il Generale inverno ci snobbi (anzi, ci sfotta) in quetsa misura mi pare un po' eccessivo...
Il promemoria, aggiornato al 4 gennaio 2001, mette in risalto: 6 gelate e una nevicata sui monti ad est della Valtiberina (la notte fra il 30 ed il 31 dicembre 2000) oltre i 500 mt... e nient'altro!!!
Tanto per fare un paragone con tutti gli inverni che ho finora esaminato, segnalo come, di solito, la neve compaia sui monti oltre gli 800 mt verso la fine di Novembre, ed almeno una volta a valle entro la fine dell'anno. Nei casi migliori, si sono registrate nevicate a valle prima di dicembre ed almeno 12-20 gelate entro la notte di San Silvestro. Insomma, quet'inverno è davvero anomalo.
Ho scoperto da poco Meteolive ed ho trovato lettere di molti colleghi che, come me, aspettano ansiosi l'arrivo dell'inverno vero.
Visito il vostro sito quasi quotidianamente, con la stessa attenzione con cui seguo le previsioni dell'esimio Guido Caroselli (mio punto di riferimento in fatto di previsioni meteorologiche), con la speranza di venire a conoscenza di qualche cambiamento considerevole.
Dal punto di vista del freddo, naturalmente. Eh sì, perchè questo susseguirsi di perturbazioni atlantiche, venti caldi e temperature fino a 13 gradi mi sta proprio dando sui nervi!!! Sembrano solo un lontano bellissimo ricordo le irruzioni di aria fredda dai Balcani o addirittura dalla Siberia che facevano tremare l'intero paese, coprivano di neve gli Appennini dalla Romagna alla Calabria e imbiancavano la mia bella valle, pur posta in una posizione sfavorevole alle nevicate abbondanti perchè protetta dalla catena appenninica (sigh!). Come potrei dimenticare l'arrembaggio del Burian, che alla fine del 1996 portò circa 30 cm di neve (cosa molto rara da queste parti) e temperature fino a -11 gradi?
Oppure la furiosa tormenta del 7 febbraio 1991, con 35 cm di coltre bianca e un valore minimo assoluto di -16 gradi! A guardare fuori adesso, con una temperatura che dondola fra i 6 e gli 8 gradi ed una umidità autunnale che penetra nelle ossa, mi sento davvero male. Ma io non dispero, siamo ancora ai primi di gennaio e, come si dice dalle nostre parti, "il lupo non l'ha ancora mangiato": cioè l'inverno, quello vero, deve ancora arrivare. Speriamo bene...
Francesco Bucci