00:00 13 Ottobre 2001

Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’: “l’inverno che verrà”

Direttamente dal nostro forum...

Non sono un meteorologo: non ne sono all’altezza, sono troppo giovane e non ho ancora le conoscenze adeguate per potermi definire tale.

Però qualche conoscenza scientifica ce l’ho (sono laureando in scienze ambientali)e l’esperienza ultra decennale in fatto di meteorologia, soprattutto delle mie parti(Taranto), mi spingono a azzardare una previsione che è naturalmente più una scommessa che una certezza!

Partiamo prima dai dati diciamo scientifici, e poi mi soffermerò soprattutto su quelli più propriamente statistico fenomenologici.

Una prima importante cosa da dire è che guardando i dati delle temperature superficiali del Mediterraneo si può notare una curiosa situazione.

Il Mediterraneo centrale, segnatamente mar Tirreno, mar Adriatico e mar Ionio sono sensibilmente più freddi del normale. Si passa infatti da un -3 dell’Adriatico settentrionale e del Tirreno settentrionale a un -1 dello Ionio.
Questi valori che sulla terraferma potrebbero essere considerati poca cosa, in mare hanno una incidenza maggiore in quanto il calore specifico dell’acqua é nettamente superiore a quello dell’aria, per cui ci vuole più energia per riscaldarlo ma soprattutto più tempo per raffreddarsi; ciò implica che i gap di temperatura registrati in autunno ce li portiamo tutto l’inverno e secondo me sono un parametro importantissimo per tentare di capire cosa accadrà nella stagione invernale.

Infatti un raffreddamento dell’acqua anomalo, comporta una minore energia in gioco per tutto l’inverno.
A mio parere vi saranno 2 importanti conseguenze:la prima è la più elementare, c’è meno energia in mare per cui c’è meno calore immagazzinato e quindi meno legna da ardere quando ce ne sarà bisogno, conseguenza aspettiamoci un inverno comunque più rigido nelle zone sotto costa o meglio l’effetto mitigatore delle acque sarà meno incisivo del solito.

D’altro canto meno energia a disposizione significa meno umidità disponibile per l’affermarsi di depressioni e quindi di precipitazioni.

La mia ipotesi potrebbe configurare una più probabile formazione di depressioni in zone come l’Iberia ma soprattutto avere neve nel momento in cui come penso e credo si dovesse affermare l’anticiclone russo anche alle nostre latitudini, senza dimenticare le depressioni sul mediterraneo orientale che potrebbero avere influenza marginale anche sul nostro levante.

Rispetto agli ultimi autunni l’umidità e le pioggie insistenti sul nord ovest sono apparentemente lontane e sono ormai 6 mesi che qui in Puglia soffia prevalentemente una brezza continua, a parte gli ultimi giorni di settembre, da oriente e questo secondo me ormai è un trend che dovrebbe continuare a lungo.

Quest’ alta pressione mediterraneo/orientale concludendo
potrebbe essere l’avanguardia di una molto più interessante che si preparerebbe a fare il suo ritorno sul Mediterraneo.

Tutte ipotesi, fantameteorologia naturalmente, ma io voglio crederci e voi? Insomma non costa nulla sognare…caro amico, “cosa si deve inventare, per poter riderci sopra, per continuare a sperare”
Autore : Marco Luvelli