00:00 14 Novembre 2002

In auto da NERVI ad ALESSANDRIA: un percorso ovvio, ma ricco di fascino climatologico

Vorrei sottoporre all'attenzione dei lettori una riflessione e descrizione di un percorso che io, abitante a Genova Sestri e lavoratore alla scuola di Molare (vicino a Ovada: già in Piemonte ma ancora ligure come parlata e tradizioni), faccio quasi tutti i giorni; voglio leggermente allungarlo, e consigliarlo a chi abita a una distanza accettabile: Genova Nervi - Genova Centro - Genova Pegli - Genova Voltri - Mele - Fado - Passo del Turchino - Castel (o Forte) Geremia - Masone - Campo Ligure - Ovada - Novi Ligure - Alessandria.

Il percorso offre una entusiasmante varietà di climi e vegetazione, ed è avvincente in tutte le stagioni: bisognerebbe naturalmente avere il tempo di posteggiare e scendere in ogni località, magari in un posto che possa offrire qualcosa di naturalistico… ma cominciamo.

A Genova Nervi il clima è quasi mediterraneo (quasi, perchè il regime delle piogge è di tipo atlantico, e cioè in ogni mese con minimo estivo). L’inverno è dolce, con una media di c.a 9.5 in Gennaio, l’estate di un caldo gradevole e mai eccessivo, ed ottima ventilazione (media 20 – 26 minime e massime di Luglio). Le piogge molto abbondanti: quasi 1500 mm annui, ripartiti in 110 giorni. La vegetazione è una splendida foresta mediterranea, con numerose piante tropicali proprio vicino al mare.

Verso Genova il microclima è diverso: l’inverno non è molto freddo: 7.5 in riva al mare decrescendo fino a 4.5 sulla collina del Righi(m 305); ma non si può certo definire mite: forte vento, alcuni anni molta pioggia con vento forte, che aumentano notevolmente la sensazione termica di freddo. La neve è abbastanza rara, ma non rarissima, come a Nervi. L’estate presenta la stessa temperatura di Nervi, ma è più umida e quindi più afosa. Le precipitazioni decrescono fino a 1250 mm a Sampierdarena e diminuiscono progressivamente i giorni piovosi, fino ad arrivare a 100 a Sestri Ponente. La vegetazione è un mix di foresta mediterranea e foresta decidua, aumentando quest’ultima al crescere dell’altitudine.

A Genova Pegli il clima è nuovamente quasi mediterraneo, con media del Gennaio di 8.8 e media estiva analoga. I giorni piovosi sono 99 e le precipitazioni annue 1600 mm; la vegetazione è una meravigliosa foresta mnediterranea (specie pini marittimi)che si arrampica sulle colline, che la proteggono dai venti del nord.

Già dopo Pegli il clima cambia bruscamente: Pra e Voltri sono d’inverno decisamente fredde poichè, malgrado le temperature variano dai 7 (in riva al mare) ai 5(nel quartiere del Cep), il vento fortissimo molto frequente aumenta grandemente la sensazione di freddo. L’estate è come nel resto di Genova: moderatamente calda ma afosa.
Le precipitazioni cadono in c.a 95 giorni annui, con valori alti, perchè qui ci troviamo proprio nel punto più interno del golfo, che si può considerare un centro smistamento perturbazione e centro incremento intensità piogge; si arriva a 2000 mm a Voltri. Tutta la zone è considerata da sempre ad alto rischio alluvionale…quindi naturalmente hanno ben pensato di costruire le case popolari proprio qui…no comment!
La vegetazione non è molto folta a causa del vento che ostacola la crescita degli alberi (a parte alcune zone protette): già a pochi metri s.l.m compare la brughiera di eriche e ginestre con erba alta e verdissima.

Ora ci inoltriamo all’interno. Bastano poche curve perchè il clima cambi, diventando ancora più umido, nuvoloso e piovoso, con nebbie non più rarissime come sulla costa (basta che vi sia una nuvolosità a 100m…). E’ un clima ormai molto simile a quello atlantico: inverni più freddi, sui 4-5 a Mele e Acquasanta, estati più fresche (sui 21 gradi di media di Luglio).

Precipitazioni oltre i 2000 mm, ripartite in c.a 100 giorni; vegetazione rigogliosissima: foresta decidua con alcora qualche pino marittimo; ricchezza di sorgenti, fiumiciattoli, laghetti: luoghi nascosti ma da scoprire, come i Lagetti di Fiorino.
Se a mele il clima è simile a quello atlantico della Spagna del Nord (con inverni più freddi), a Fado è come essere nell’entroterra della costa galiziana (a parte l’inverno, più freddo): inverni sui 3-4 molto ventosi, nebbia frequente per nubi basse, vegetazione rigogliosissima con estati sui 20 in luglio.

A Passo del Turchino (m 550 c.a)l’inverno diventa decisamente rigido (1 grado in gennaio)e ancora piuttosto ventoso; piogge abbondantissime ripartite in 110 giorni annui sui 2500 mm, medie di luglio sui 19… quasi Scozia!

Ma per trovare il clima oceanico freddo scozzese bisogna andare sopra i 600 m, verso il Passo del Faiallo: il Castello Geremia è a 700 m s.l.m, e troneggia spettrale circondato da una vegetazione di latifoglie molto basse (a causa del vento implacabile da tutte le direzioni), e brughiera.

Qui l’inverno è glaciale, con medie che non ho mai misurato, ma che sicuramente sono di -2/-3 in gennaio; nevi a volte abbondantissime, ma non molto durature: basta un poco di Scirocco…Il paesaggio è proprio una “Scozia Italiana”, e merita di essere visitato. L’estate è fresca, sui 16-17…. precipitazioni sui 2200 mm annui in oltre 110 giorni.

Passato il crinale, si arriva a Masone, “centro internazionale della precipitazione”, poichè qui può piovere anche se non piove da nessun altra parte. Ma non per questo il posto è brutto. E’ circondato da una rigogliosissima foresta di latifoglie e da innumerevoli corsi d’acqua. Qui l’inverno è rigido, sui -1.5 in Gennaio (ma il vento è quasi cessato!), e l’estate mite, sui 20. I giorni di pioggia sono 120 all’anno, e cadono 2100 mm di pioggia annui.

Campo Ligure ha la fama (giustificata? Credo di si) di avere l’inverno più freddo d’Italia a parità di altitudine s.l.m (che è 300 m): la temperatura è -2.5 in Gennaio e 20.5 in Luglio.
Le precipitazioni sono 1750 mm annui, ripartiti in 115 giorni.
La vegetazione è un’estesissima foresta di latifoglie, e alcune località sono incantevoli in ogni stagione.
A Ovada le precipitazioni sono già scese a 1000 mm annui, e i giorni di pioggia a 85. L’inverno è rigido (-1) e l’estate già calda (minime e massime di luglio: 16 – 29).

La vegetazione spontanea cede il posto a pregiati vigneti.
C’è da segnalare che, da Masone in poi, d’inverno nevica molto e la neve può permanere sul suolo anche molto a lungo (nel 1996 la neve stabile durò dal 25 novembre al 15 marzo da Masone a Novi Ligure).
Novi Ligure ha già un clima padano continentale: inverni con medie di -0.5 in Gennaio, estati calde e afose (18 – 30 le temperature di luglio), cielo più nebbioso (per nebbia da irraggiamento, che inizia a farsi vedere dopo Campo Ligure) di inverno e più sereno in estate. I vigneti cedono il posto ai campi di grano. Le precipitazioni sono di 900 mm annui ripartiti in 80 giorni annui.

Giunti finalmente ad Alessandria, siamo in piena zona padana: inverni rigidi (0 in Gennaio) ed estremamente nebbiosi (da irraggiamento): le nebbie possono durare tutto il giorno e da ottobre a marzo. Le estati sono caldissime e molto soleggiate, con massime di 32 in Luglio e medie sui 25-26.Le precipitazioni in estate sono scarse, specie in luglio. Cadono 620 mm di pioggia all’anno, ripartiti in 75 giorni. Ormai siamo circondati da campi di grano, pioppi e mais.
Autore : Prof. Paolo Pellegrino, docente di matematica