00:00 26 Febbraio 2003

Il “minimonsone” di Genova

Curiosità meteorologica sul capoluogo ligure.

Sappiamo bene il perchè nell’asia sudorientale il clima sia monsonico.
Ebbene, spesso, a Genova, anche se siamo in estate e vi è l’anticiclone delle Azzorre, il cielo è nuvoloso e l’umidità molto elevata. Da maggio a settembre succede spesso che sul mare il cielo sia coperto, mentre aldilà del Turchino, dopo alcuni chilometri, appare il sereno e una temperatura più elevata.

Osserviamo la conformazione geografica della Liguria: un mare vasto e profondo (un “minioceano”) a sud, e una pianura continentale a nord. Tutto questo complica la circolazione tipica delle medie latidudini e che competerebbe ad un clima tra l’oceanico e il mediterraneo, ovvero con massimo delle piogge in inverno e minimo in estate.

Infatti d’inverno la Pianura Padana, raffreddata, rappresenta una zona di “relativa” alta pressione, e quindi i venti dalle valli spirano verso il litorale…
Andrea Nerelli l’ha giustamente definito “Effetto Bora”, ma potremmo anche definirlo una sorta di minimonsone invernale.

D’estate la situazione è ovviamente rovesciata.
La Pianura Padana surriscaldata diventa una zona di relativa bassa pressione, e quindi i venti umidi spirano dal mare, recando spesso nebbie verso il Turchino e il Faiallo.

Se la pressione principale non è molto alta, e quindi non vi è un fenomeno intenso di subsidenza, può capitare che anche in regime debolmente anticiclonico a Genova cadano pioggerelle. Oppure, questa mini-circolazione monsonica, può rinvigorire localmente perturbazioni che interessano solo marginalmente e con la loro parte meridionale il Nord-Ovest, causando qualche temporale, a volte forte, e localizzato rigorosamente su Genova.

Infatti, anche in luglio, che risulta per Genova l’unico mese “abbastanza secco”, la piovosità, proprio sulla linea del litorale, non scende sotto i 30 mm, ma già a Voltri si arriva a 60 mm, e ancora di più nelle vallate ripide che portano verso il crinale, mentre nella bassa Pianura Padana, spesso si scende a 15 mm in luglio.

La cosa però non si riscontra a nord del PO, perchè qui avvengono altri fenomeni d’instabilità, dovuti alle infiltrazioni di aria fredda dai valichi alpini, che in estate contrastano col caldo della pianura, e fanno si che nel milanese in luglio cadano occasionalmente anche 60 mm di pioggia.

Tornando a Genova, è’ proprio nei mesi estivi che si determina il contrasto tra l’aereoporto di Sestri, dove a volte piove poco, e magari il Monte Gazzo, dove la pioggia può essere più abbondante. Inoltre, proprio questi mesi fanno si che il punto più interno del Golfo sia molto più piovoso del resto della regione, proprio per il fenomeno esposto. Negli altri mesi, infatti, la pioggia aumenta linearmente da Voltri a Nervi, perchè la costa diventa sempre più esposta ai miti e umidi venti da SW. Se però, anche a fine settembre o inizio ottobre, una perturbazione giunge dopo giorni di relativo caldo, specie nei valori massimi e sulla Pianura Padana, l’effetto monsone invortica ancora di più le depressione, e causa i ben noti nubifragi proprio nella zona di Genova.

Invece, nelle altre zone della Liguria, le piogge più violente avvengono maggiormente nell’autunno già avanzato.
Autore : Prof Paolo Pellegrino