00:00 4 Agosto 2006

Il clima della Sardegna

La Sardegna ha motivi di grande diversità riguardo alle altre regioni italiane per quanto concerne la struttura del terreno e dei rilievi, mentre non ne ha altrettanta per le condizioni climatiche, in sostanza simili a quelle delle regioni marittime.

L’isola si trova nell’aria mediterranea, tuttavia da un lato le giungono masse d’aria portate dai venti dell’Atlantico, dall’altro lato masse d’aria provenienti dall’Africa settentrionale.

In autunno-inverno, infatti, si ha un peggioramento del tempo anche se con aumento di temperatura perché sull’isola giungono correnti d’aria umida e temperata dall’Atlantico, richiamate dalle basse pressioni sul Mediterraneo; durante l’estate invece l’aria sub-tropicale porta nel Mediterraneo temperature elevate e di conseguenza punte maggiori di calore e lunghi periodi di siccità.
Nelle regioni costiere il clima marittimo è particolarmente mite; poiché ogni parte del territorio è a breve distanza dal mare, (non più di 53 km).

Il clima non assume neanche nelle contrade montuose più interne un reale carattere continentale.
Infine la disposizione dei rilievi in senso meridiano fa sì che tra la parte orientale e la parte occidentale ci siano sensibili differenze climatiche.
La parte occidentale è toccata dalle correnti tiepide ed umide che penetrano nell’interno, il versante orientale invece, data la compattezza del rilievo, riceve meno influenza dal mare.

Le temperature medie massime si registrano in luglio e agosto nella fascia costiera e nelle zone interne della Sardegna meridionale, ove le medie estive superano i 30°C.
I massimali assoluti, 40°-43°C, si osservano nelle località poste sugli altopiani interni ed in quelle separate dal mare dall’ostacolo del rilievo. La vera stagione calda ha inizio nel mese di giugno in cui la temperatura media si eleva fino ai 21°C e oltre, tranne che nelle regioni montuose.

Il mese più caldo può essere luglio o agosto ma in entrambi la temperatura supera i 20°C anche sulla montagna.
Il verificarsi del massimo in agosto si osserva di frequente sulla costa occidentale, il che costituisce un’altra prova, insieme alla minore escursione termica ed allo spostamento a FEBBRAIO del mese più freddo, che l’influenza del mare è più marcata in questo versante.
Tutta la Sardegna meridionale ha nel mese di agosto temperature superiori ai 25°C.
Per quanto riguarda i venti su tutti domina il Maestrale che provenendo dal golfo del Leone soffia con violenza da NW in tutte le stagioni, in particolare d’inverno, portando temperatura bassa in inverno ed elevata in estate. In particolare nel sud dell’isola e a Cagliari.

Il Maestrale provocando evaporazione, dissecca il terreno e danneggia la vegetazione.
Lungo la parte occidentale dell’isola è frequente e violento anche il Ponente che porta precipitazioni e raggiunge la massima frequenza nelle zone prospicienti le Bocche di Bonifacio.
Nella parte occidentale, soffia pure il Libeccio, anch’esso apportatore di piogge.
La Tramontana e il Grecale sono meno frequenti; freschi d’estate e freddi d’inverno portano giorni limpidi e durante l’anno piacevoli parentesi ai periodi in cui imperversano il Maestrale o i venti meridionali.
Lo Scirocco e il cosiddetto Levante sono molto temuti nella parte meridionale e sud-orientale. Il vero Scirocco, infatti, è costituito da masse d’aria calda desertica che provengono dall’Africa.
Il vento, originariamente asciutto si carica d’umidità sul mare e porta alla Sardegna aria pesante e talvolta torbida per polveri desertiche.
In Sardegna le precipitazioni sono costituite da piogge cicloniche che investono l’isola una prima volta tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, una seconda volta tra la seconda metà dell’inverno e l’inizio della primavera.

In sostanza l’isola ha in comune con gli altri paesi mediterranei una lunga stagione asciutta da maggio a settembre.
Nel versante occidentale, da nord a sud, si allunga una zona con piovosità di circa 900 mm l’anno: dai monti di Villanova fino al margine settentrionale del Campidano e con oltre 1000 m nella parte dei monti dellìIglesiente e del Sulcis.
Nel versante orientale l’alta piovosità si trova nel massiccio del Gennargentu; con punte di 1300 mm nelle zone più elevate.
Piogge importanti anche sui monti della Gallura, ove con i 1350 mm annui si ha la massima piovosità di tutta l’isola.
Autore : Redazione