00:00 12 Maggio 2004

Il clima della Basilicata

Terra da scoprire.

La complessa orografia della regione, incastonata tra tre mari e in una miriade di colline e montagne, la rende una delle più affascinanti zone climatiche d’Italia. Il groviglio delle linee montuose che caratterizza la zona con capisaldi che raggiungono anche i 2000 m come il monte Sirino, induce un regime meteorico assai vario da zona a zona.

Il soleggiamento é ad esempio massimo dappertutto durante i mesi estivi e di primo mattino, ma nella parte meridionale della zona Appenninica, é meno accentuato che in quella settentrionale, cioé nella zona di Potenza, dove inoltre la serenità del cielo da Aprile a Ottobre diminuisce mediamente del 50% dal mattino al pomeriggio.

Dividiamo la regione in fasce:
1) Matera e Tricarico: zona collinare orientale tra i 400 e i 700 m. Qui le piogge sono pari a 550 mm annui, distribuiti in una ottantina di giorni, con escursioni estreme che hanno misurato valori di -12°C a Palazzo San Gervasio e di +46°C nel Materano.

2) Potenza, Stigliano e Moliterno: presentano un clima Appenninico con precipitazioni che variano dai 793 mm di Potenza ai 1000 mm. di Moliterno. I valori minimi toccano i -15°C e il mese più caldo risulta essere luglio.

3) zona Jonica di Metaponto e Valsinni. La zona meno piovosa della Lucania con temperature elevate ma per fortuna leggermente mitigate dal mare. Valsinni risente maggiormente del vento di Levante che all’impatto contro le estreme propaggini sud-orientali dell’Appennino Lucano, porta masse d’aria arricchite d’umidità.

La posizione astronomica e la situazione Mediterranea della Basilicata, ne attenuano l’innevamento e lo contengono in misura ben più modesta di quello che dal suo territorio ci si potrebbe aspettare. L’innevamento non dipende solamente da fattori altimetrici ma soprattutto dall’esposizione dei versanti ai gelidi venti orientali, a quelli più tiepidi occidentali o a quelli molto caldi meridionali. Potenza registra una media annua di giorni nevosi pari a 13.

La media scende procedendo verso Anzi e Moliterno. Nella zona collinare orientale, le nevicate risultano più intense ma meno frequenti. Incredibile quanto accade nelle seguenti località: ad Irsina (548 m), collocata alla sommità di una collina, esposta in pieno ai venti freddi che si incanalano nella parte settentrionale della fossa Bradanica, l’innevamento é molto forte, Genzano (587 m) invece, posta nella stessa conca, conosce solo due episodi nevosi l’anno come a Lagonegro (670 m) ubicata su una rupe ma sul versante opposto, protetto dai venti freddi grazie al Sirino. Il tetto del metro di altezza é stato comunque ampiamente superato e negli ultimi anni autentiche tormente di neve hanno rischiato di isolare per giorni molti paesi e frazioni.

Il fenomeno più spettacolare che si può osservare é il rapido scioglimento delle nevi sotto l’incalzare del vento di Scirocco che in una sola notte può far salire la temperatura anche di 20°C.
Autore : redazione