00:00 5 Marzo 2002

Caccia ai micro-climi

Le segnalazioni dei lettori per le regioni centrali e due approfondimenti sul clima di Ischia e del Biellese nord-orientale.

I micro-climi delle regioni centrali segnalati dai lettori:

Versante Tirrenico:
Molti Volsini e lago di Bolsena, laghi di Vico e Bracciano, Sabina, Valle dell’Aniene, Lago Trasimeno, Monti Prenestini, Ciociaria, Monti Ausoni, Marsica, Conca del Fucino, Piana del Volturno, Monti Ernici, Monti Aurunci, Mainarde, Conca del Velino e relativo Monte. Monte Argentario, Golfo di Gaeta, Agro Romano.

Versante Adriatico:
Monte Conero, Monti Sibillini, Valle del Chienti, Fabriano, Gualdo Tadino, Amatrice, Monti della Laga, Ascoli Piceno, Gran Sasso, Maiella, Monti Frentani, Sannio.

Il Biellese nord-orientale
Il biellese nord/orientale e’ costituito da diverse valli separate da montagne non troppo alte (non piu’ di 1500 metri) e la caratteristica che lo unifica e’ l’alta piovosita’ ed umidita’ e la bassa insolazione; i faggi crescono infatti sino in pianura, la piovosita’ va dai 1700/1800 mm delle zone piu’ basse e lontane dai monti sino ai 3000 mm dell’Alta Valsessera; i giorni di pioggia annui sono compresi tra 100 e 140), le temperature sono mediamente basse (con una media annua tra +8°C e +9°C nei fondovalle a quote comprese tra 400 e 500 m, i temporali generalmente frequenti, grazie all’alta umidita’.
I mesi piu’ piovosi sono in generale quelli tra aprile e ottobre, con massimi a maggio e settembre; a 450 m di quota la media annua nevosa e’ sugli 80 cm, ma a soli 600 m (fondovalle ombrosi, Pianezze) ci sono zone in cui la neve in un inverno medio riesce a rimanere al suolo anche 5 mesi; la quota neve si mantiene pero’ generalmente piu’ alta che nel Piemonte meridionale con correnti da sud, seppur le precipitazioni abbiano un’intensita’ assai maggiore; si abbassa comunque in parte rispetto alla zona occidentale della provincia. Nei fondovalle la media di gennaio e’ sottozero praticamente dappertutto (i fiumi sono superficialmente gelati in piu’ punti), anche alle quote piu’ basse, e quella di luglio non raggiunge da nessuna parte i +20°C. Il Foehn e’ frequente ma non raggiunge l’intensita’ a cui invece arriva nel Biellese Occidentale, causa questo groviglio di valli e vallette.
Alessio Re

Il microclima dell’Isola d’Ischia (NA)

E’ stata rilevata una singolare inversione pluviometrica che si verifica sui versanti opposti del monte Epomeo (789 s.l.m.) nell’isola d’Ischia, rispetto ai venti meridionali apportatori di pioggia. Le stazioni del versante settentrionale dell’isola hanno una media annua compresa tra 850 e 950 mm, mentre quelle del versante meridionale e occidentale hanno una media tra i 600 e 700 mm, quando ci si aspetterebbe esattamente il contrario. Il fenomeno è stato spiegato dall’A. della Ricerca, condotta con l’impianto di ben 9 pluviometri opportunamente distribuiti sul territorio dell’isola, attribuendolo alla circostanza che i vapori trasportati dai venti provenienti da sud subiscono un innalzamento limitato per l’ostacolo orografico opposto, non troppo elavato e per di più isolato e a forma sub-conica, per cui il processo di condensazione, iniziatosi sul versante meridionale, raggiunge la massima intensità sul versante opposto, quello settentrionale, distante in linea d’aria solo qualche km, a causa del rapido spostamento della masse d’aria. L”effetto della maggiore precipitazione sottovento si farebbe sentire anche a notevole distanza, sino ad innalzare la media annua dell’isola di Procida a 750 mm nonostante quest’ultima non presenti rilievi orografici di qualche entità: essa verrebbe a trovarsi nell’ombra orografica dell’Epomeo, il quale non ne dista che circa 7 km.
Conto di inviarvi al più presto le differenze tra il microclima della zona costiera e quello più interno (collinare) della città di Napoli, mettendo a confronto i dati ufficiali del Servizio Idrografico della Marina e quelli dell’Aeronautica di Napoli-Capodichino.
Gabriele Branno
Autore : Redazione e Autori vari