00:00 22 Maggio 2003

Alta e bassa marea: cosa c’è dietro a questo fenomeno?

Dopo numerosi studi compiuti, sono arrivate delle risposte che spiegano abbastanza bene il perché di questo fenomeno.

Le maree non furono oggetto di grande attenzione da parte dei filosofi e degli scienziati dell’antica Grecia, mentre gli abitanti di altre zone, come la Cina e l’Islanda, dedicarono molto allo studio di questo fenomeno.

I Greci, vivendo sulle coste di un mare interno, potevano vedere maree solo modeste, mentre le civiltà sviluppatesi sulle coste oceaniche avevano ormai familiarizzato con l’alternarsi giornaliero di cospicui innalzamenti (flussi) ed abbassamenti ( riflussi) delle acque marine.

In tempi più moderni si giunse alla certezza che esiste una relazione tra la posizione e le fasi della Luna, l’ampiezza delle maree ed il momento del giorno in cui l’acqua raggiunge la massima altezza (cioè l’alta marea).

Solo nel XVII secolo, dopo la legge della gravitazione universale di Isacco Newton, si riuscì a comprendere che le maree rappresentano il risultato dell’attrazione esercitata dalla Luna e dal sole sulle masse oceaniche.

Stante la maggiore vicinanza alla Terra, le maree indotte dall’attrazione lunare sono molto più incisive di quelle indotte dal Sole.

Oltre all’attrazione lunare, nel fenomeno delle maree entra in gioco anche la forza centrifuga dovuta al moto di rivoluzione che il sistema Terra-Luna compie attorno al baricentro comune. Questo spiega il perché quando in un punto si ha l’alta marea, essa si presenta anche al suo antipodo sul globo terrestre.

Anche il Sole, con la sua forza gravitazionale, provoca le maree. Queste non sono in sincronia con le maree lunari e raggiungono un’altezza poco inferiore alla metà di quelle indotte, appunto, dalla Luna.

Quando la Terra, la Luna e il Sole si trovano allineati, le forze di attrazione del Sole e della Luna si sommano provocando maree particolarmente accentuate, chiamate “maree vive”. Tali maree si verificano ogni due settimane, cioè durante le fasi di novilunio e di plenilunio.

Se invece la Terra, la Luna e il Sole sono disposti secondo i vertici di un triangolo rettangolo, le attrazioni lunisolari si annullano parzialmente e danno origine a minime oscillazioni mareali, dette “maree morte”.

Naturalmente le maree si presentano con diverse ampiezze nelle diverse parti degli oceani, poiché i bacini oceanici hanno forma e dimensioni differenti e le loro acque rispondono in maniera diverse nei confronti delle attrazioni lunari e solari.
Autore : Paolo Bonino