00:00 22 Maggio 2013

Primi di giugno: a fatica verso un po’ di bel tempo

Il canale depressionario che si è scavato sull'ovest del Continente potrebbe perdere importanza con l'inizio del mese di giugno, anche se l'alta pressione non sembra proporsi in modo troppo convinto nemmeno per quel periodo.

Potremo andare al mare quest’anno?
Se andiamo in montagna a luglio ci troveremo in mezzo alla neve?
Sarà davvero l’anno senza estate?
Potremmo finalmente svestirci un po’ o toccherà fare come i londinesi?

Sono questi gli interrogativi allarmati che ci sono giunti oggi in redazione. Vogliamo subito rassicurare i nostri lettori: l’estate sull’Italia non ha quasi mai tradito, certo ci sono state annate un po’ storte come ad esempio il 2000 o il 2002, ma tre mesi di maltempo sono statisticamente ed oggettivamente impossibili. 

E’ chiaro che stiamo vivendo un periodo davvero eccezionale: mai maggio era risultato così fresco, segnatamente al nord, raramente la primavera era risultata così instabile negli ultimi anni, ancora una volta soprattutto al settentrione, rarissimamente nella nostra storia recente maggio era terminato con temperature e maltempo simile e la neve ad imbiancare a bassa quota le Alpi.

Dunque questi interrogativi sono legittimi, alla luce del fatto che ne abbiamo anche ampiamente spiegato i motivi su MeteoLive stamane, mandando probabilmente in ansia ancora di più i nostri lettori:
https://www.meteolive.it/news/Editoriali/8/L-Africa-va-in-Russia-l-Islanda-scende-in-Italia-le-cause-di-questa-primavera-pazzerella/41653/

Diciamo allora che usciremo solo lentamente dal "buco freddo ed instabile" in cui ci siamo infilati. Siamo diventati il bersaglio preferito, il trait d’union tra il nord e il sud del Continente, il casello d’uscita finale dell’autostrada delle correnti artiche.

Questa ferita si rimarginerà nel corso della prima decade di giugno, anche se non si vede nemmeno oggi il serio tentativo dell’anticiclone di chiudere la porta, di sbarrare la strada in modo fermo a queste incursioni. Di sicuro diminuirà la loro portata, anche se dalle mappe si vede ancora come l’Italia rimanga in balia di gocce fredde in quota, in grado di dispensare ancora dell’instabilità, pur in un contesto ambientale più soleggiato e termicamente un po’ più consono al periodo.

Quindi diciamo che entro la prima decade di giugno l’abbigliamento autunnale probabilmente riuscirà a finire nell’armadio per un paio di mesi almeno, ma vi prepariamo anche all’idea che non è certo destinato a scoppiare un gran caldo, perchè l’anticiclone africano proprio non si vede e questo peraltro a molti farà anche piacere. Potremo però goderci di più la stagione, non prima però di aver fatto ancora i conti con le piogge, che si attarderanno sino ai primi di giugno.
 
SINTESI PREVISIONALE da giovedì 30 a mercoledì 5 giugno
Da giovedì 30 maggio a sabato 1 giugno
: ancora tempo piuttosto instabile sull’insieme del Paese, ma soprattutto al nord e al centro, con spunti temporaleschi e rovesci che insisteranno in particolare nel pomeriggio e a ridosso dei rilievi. Temperature nel complesso gradevoli, un po’ più calde al sud.

Da domenica 2 giugno a martedì 4 giugno: tempo ancora un po’ inaffidabile, specie nelle ore pomeridiane e lungo tutti i rilievi, dove sono attese precipitazioni temporalesche a carattere sparso, che localmente potranno sconfinare anche in pianura. Temperature nella media del periodo o appena più basse.

mercoledì 5 giugno: possibile giornata più soleggiata e stabile.

Autore : Alessio Grosso