00:00 25 Maggio 2011

Peggioramenti fantasma e la tecnica del posticipo

Così anche giugno si avvia ad essere centrifugato dall'alta pressione.

Sarà che i ghiacci al Polo sono in crisi nera, sarà che è dalla fine dell’inverno che si assiste a scenari simil-anticiclonici, sarà che i modelli nel lungo termine sottostimano le alte pressioni, ma la tecnica del posticipo per peggioramenti che poi finiscono per sparire puntualmente nel nulla, mi fa personalmente molta impressione.

Da egoisti potremmo anche dire: meglio così. Tanto sole, tanti turisti, tante ore da trascorrere all’aperto con figli, fidanzate, mogli, amanti. Insomma, tanta luce e tanto sole fa bene alla psiche. Siamo passati da un autunno-inverno da crisi depressiva, con settimane e settimana di pioggia, alla conta dei temporali pomeridiani, quasi sempre nelle stesse zone.

Qualcuno dice che non siamo ancora all’emergenza: bene, non dobbiamo far altro che aspettare, sperando magari che i temporali colpiscano in modo un po’ più diffuso e democratico. Qualcun altro dice che non siamo arrivati ai black out totali nemmeno nel 2003 e che in quell’estate di fuoco sono morte solo le persone già affette da gravi patologie. 

Probabilmente è così, ma resta un peccato vedere come molti prati del nord e di diverse zone del centro Italia siano completamente ingialliti, il terreno secco e duro, i ghiacciai in sofferenza, i piromani in azione, i condizionatori accesi alla massima potenza, tutto questo lasciateci dire che non è bello, a maggio, nel cuore del periodo che dovrebbe essere tra i più verdi dell’anno.

Ci sia consentito di scrivere che, aldilà di altri peggioramenti fantasma, per la prima decade di giugno dalle carte non emerge altro che la potenza anticiclonica, per la gioia di gelatai ed albergatori.

Il peggioramento a cavallo del 2 giugno? Per ora sembra ridotto a qualche temporale in viaggio irregolare dal nord verso il centro-sud del Paese. In seguito ci sarebbe un abbozzo di saccatura, molto ardito, che dal nord Europa coinvolgerebbe il centro-nord, ma siamo già al 7-10 giugno. 

Logico che in un simile contesto se avessimo un euro da scommettere lo punterei ancora sull’alta pressione e partirei per una bella vacanza (quasi) ad occhi chiusi. 

Autore : Alessio Grosso