00:00 2 Ottobre 2012

Nuova offensiva atlantica a partire dalla seconda decade di ottobre?

Come si comporterà l'atmosfera dopo il dieci ottobre? Quest'oggi il variegato panorama modellistico pare ridare credibilità ad ipotesi perturbate, con un tipo di tempo sicuramente più dinamico e vivace. Sbiadiscono le possibilità di avere un ottobre anticiclonico.

Una modesta fase anticiclonica dominerà il tempo di questi giorni e sarà seguita a ruota dall’ingresso di aria più fresca dai quadranti orientali tra lunedì 8 e martedì 9 ottobre.

Arrivati a questo punto le possibilità si aprono a ventaglio. I due principali Global Models, l’americano GFS e l’inglese ECMWF propongono soluzioni differenti ma tutte due orientate al tempo instabile senza una pressante presenza anticiclonica nel continente.

Secondo il modello inglese entro giovedì 11 ottobre una depressione dal vicino oceano Atlantico riuscirebbe a forzare lo scudo dell’alta pressione portando un nuovo passaggio sull’Europa e l’Italia. Tale passaggio sarebbe favorito dalla breve iniezione di aria più fredda dai quadranti orientali che avverrà i giorni immediatamente precedenti.
L’iniezione di aria più fresca da est contribuirà infatti a deprimere ulteriormente il geopotenziale, agevolando l’ingresso di depressioni dalla porta occidentale.

Ritroviamo quindi già mercoledì 10 ottobre una vasta saccatura di origine atlantica abbordare le coste occidentali europee portando con se un corpo nuvoloso.

Giovedì 11 ottobre la figura di bassa pressione compierebbe ulteriori passi verso est andando a collocarsi tra la regione francese e l’Italia. Sarebbe atteso un nuovo passaggio perturbato soprattutto per il nord ed i versanti del medio-alto Tirreno senza però portare grossi stravolgimenti sul fronte delle temperature.

Una volta transitato il primo sistema frontale il modello inglese abbozza la formazione di un secondo più intenso centro di bassa pressione sull’Inghilterra già per venerdì 12 ottobre con risvolti tutti da valutare.

Secondo il modello americano GFS il graduale ritiro dell’alta pressione dal Mediterraneo avverrebbe grazie all’infiltrazione dapprima di correnti fresche ma secche di origine continentale (lunedì 8, martedì 9) successivamente con l’ingresso di sistemi frontali di origine nord-atlantica.  Questi sistemi frontali sfruttando il golfo del Leone porterebbero un nuovo peggioramento diffuso sull’Italia da sabato 13 ottobre, portando con se un considerevole carico di aria fredda in quota.

 In questo frangente i primi episodi invernali a quote medio-alte su Alpi ed Appennini non sarebbero utopia.

Questa stessa struttura di bassa pressione andrebbe poi isolandosi nel Mediterraneo centro-meridionale attorno lunedì 15. Il nord diverrebbe così sede di un tipo di tempo grigio, tendenzialmente freddo ed occasionalmente piovoso. Il centro-sud ancora una volta con i contrasti maggiori ed un tempo atmosferico più dinamico e temporalesco.

Autore : William Demasi