00:00 19 Dicembre 2011

Natale con l’anticiclone incombente, da fine anno qualche disturbo sul nord-est e Adriatico

Situazione bloccata. L'alta pressione non concede nevicate importanti a sud delle Alpi. Qualche sbuffo freddo possibile solo su regioni adriatiche e al sud tra fine anno e inizio 2012.

Questo pezzo sicuramente non piacerà a chi si aspetta da un momento all’altro che MeteoLive annunci l’arrivo della neve sino in pianura tra Natale e Capodanno. Per i miracoli non siamo attrezzati, così come personalmente non mi piace fare audience ad ogni costo, annunciando sfracelli che hanno meno dell’1 per cento di probabilità di realizzarsi. Abbiamo già analizzato stamane e nei giorni scorsi quanto la trottola del vortice polare continui a girare all’impazzata.

Ne conseguono indici AO e NAO votati alla positività. In combutta c’è la Nina, mentre la quasi biennale oscillazione dei venti nella stratosfera subtropicale, che sta passando alla fase negativa, non ha comunque molte possibilità di interagire con le depressioni o le masse d’aria, spostando l’ago della bilancia del freddo più verso ovest. Insomma non ci siamo su tutta la linea.

Quando un inverno parte male può finire anche peggio, dunque non facciamoci grosse illusioni, perchè anche ammesso che parta, come probabilmente partirà, un episodio di strat-warming in sede polare, prima che si propaghi alla troposfera e incida sulla dislocazione e l’eventuale divisione del vortice polare, occorre del tempo, spesso anche settimane e quand’anche questo avvenisse in maniera spettacolare, non è detto che ne derivino necessariamente freddo e neve a volontà alle nostre latitudini.

Nel corso del mese di gennaio comunque o al più a febbraio senz’altro comunque l’inverno busserà almeno un paio di volte in modo diretto alle nostre porte, per il resto forse bisognerà accontentarsi. Del  resto le stagioni sfortunate generalmente vanno in coppia, questa è la seconda, dunque la prossima…

C’è qualche dubbio tra Natale e Santo Stefano, circa l’incidenza di una massa d’aria fredda in movimento lungo l’Adriatico, con qualche riflesso in termini di precipitazioni nevose lungo la dorsale appenninica, ma rimane un’ipotesi un po’ fumosa. Il nostro principale modello di riferimento insiste poi nel piazzare un cellulone anticiclonico stile "spongebob", cioè a forma di spugna su gran parte del centro Europa e dell’Italia sino alle fine dell’anno.

Un lieve cedimento di questo spugnone, potrebbe consentire il passaggio di perturbazioni lungo la cresta di confine alpina centro-orientale da fine anno o dai primi del 2012 con possibili riflessi anche in Adriatico, per il resto l’alta pressione opporrà ancora una discreta resistenza. Comunque una certa ondulazione delle correnti atlantiche, per quanto un po’ collocate mediamente troppo a nord, potrebbe favorire qualche afflusso freddo in Adriatico entro l’Epifania, ma qui andiamo nel difficile, meglio non proseguire su questa tortuosa strada.

RIASSUMENDO
Le mappe comparate che abbiamo pubblicato esprimono al momento pochi dubbi circa l’evoluzione tra Natale e Capodanno: molte sole al nord e sul Tirreno, un po’ di variabilità al sud e sul Medio Adriatico con aria un po’ fredda, poi fase anticiclonica più netta, nebbioni al nord e nelle valli del centro anche galavernosi, infine ecco i disturbi e le nevicate sui crinali alpini dei primi del 2012.
 

Autore : Alessio Grosso