00:00 2 Luglio 2014

METEO LUNGO TERMINE: si prospetta l’avvio di un periodo con maggiore stabilità dal 10 in poi?

Buone notizie per gli amanti del sole e della quiete estiva: quest'oggi il modello americano gfs propone l'avvio di una fase maggiormente duratura di bel tempo e stabilità atmosferica a partire dalla seconda decade di luglio. Merito di tutto questo? L'anticiclone delle Azzorre in rimonta dall'Europa occidentale. Vediamo nel dettaglio.

In questo primo scorcio di estate meteorologica, il nostro Paese è spesso diventato protagonista dei continui e ripetuti disturbi atmosferici, determinati in larga parte da una forte ingerenza delle correnti instabili e fresche nord-atlantiche. Una situazione che, seppur tra alti e bassi, sarà destinata a persistere anche nei prossimi giorni, condizionando il tempo della prima decade di luglio.

In seguito cosa succederà?

Quest’oggi sia il modello americano che la controparte inglese sono sostanzialmente concordi nel prevedere il possibile avvio di una fase più persistente di stabilità atmosferica con target dalla seconda decade del mese in avanti. Tale fase di stabilità non sarebbe più determinata dall’azione di trasporto molto caldo innescato dalle onde anticicloniche africane ma trarrebbe origine dalla distensione dell’anticiclone delle Azzorre lungo i paralleli.

Un vero e proprio "braccio" che stenderebbe la propria mano sull’Italia a partire dai settori occidentali dell’Europa in direzione del Mediterraneo centrale. In questo frangente valori di pressione e geopotenziale farebbero registrare delle anomalie positive concentrate ad ovest dell’Italia, garantendo così una buona protezione nei confronti degli attacchi ciclonici provenienti dal nord Atlantico o dal nord Europa.

Come si comporterebbero le temperature?

Il quadro termico sarebbe votato a valori di caldo moderato. Trovandoci sul fianco orientale dell’anticiclone delle Azzorre, alle quote superiori la circolazione di venti nord-occidentali sarebbe piuttosto tesa. Valori pressione e geopotenziale risulterebbero mediamente più bassi sui settori nord-est europei, sintomo della sostanziale mancanza di un contributo caldo nord-africano a sostenere l’anticiclone oceanico.

Il risultato finale sarebbe quello di avere uno spaccato dell’estate classica mediterranea, in cui le fase assolate e di bel tempo sono determinate soprattutto dall’azione degli anticicloni oceanici piuttosto che dalle onde calde di estrazione nord-africana.

Autore : William Demasi