00:00 2 Maggio 2016

Meteo a 15 giorni: sino a metà mese bel tempo stabile latitante?

Ci sono momenti delicati nella stagione primaverile.

Pensi al mese di maggio e dici: beh, l’estate è ormai dietro l’angolo, nel volgere di qualche giorno passerò all’abbigliamento estivo e dimenticherò l’ombrello.

Niente di più sbagliato: prima di tutto perché questo mese primaverile è spesso il più piovoso del trimestre, in secondo luogo perché il passaggio dalla primavera all’estate può certamente risultare improvviso, ma altre volte ritardare, dilatarsi quasi all’infinito, finché si arriva a giugno, alla fine delle scuole, senza che i ragazzi abbiano mai sofferto una vera giornata di caldo estivo.

E’ successo, potrebbe risuccedere. Stando alle mappe, alle analisi, alle controanalisi che abbiamo fatto in questi giorni, il modello che più di tutti ha trovato il pelo nell’uovo e ha visto che l’anticiclone subtropicale forse non sarebbe riuscito a proteggere l’Italia, è stato quello americano, che ora però disegna un quadro tutt’altro che tranquillizzante.

Infatti quella depressione sull’ovest del Continente, in procinto di raggiungere l’Italia tra domenica 8 e lunedì 9, potrebbe essere frenata in maniera pericolosa proprio da una doppia azione anticiclonica un po’ più ad est del nostro Paese.

In questo modo verrebbero richiamate sulle nostre regioni occidentali correnti di Scirocco molto umide, foriere di precipitazioni anche fin troppo abbondanti; un quadro barico insomma che non è molto tranquillizzante. Fortuna vorrebbe che subito dopo tutta la saccatura evolvesse verso levante, ma lasciandoci comunque in eredità correnti di Libeccio umide ed instabili, ancora foriere di precipitazioni, questa volta però distribuite in modo meno localizzato e dunque meno pericoloso.

Quando una schema barico tende a mettere radici sul territorio è difficile poi che la configurazione cambi in maniera decisa nell’arco di pochi giorni.

Infatti sino a metà mese la media degli scenari del modello americano mostra ancora correnti da ovest prevalenti sul nord Italia, con associata variabilità, mette in evidenza che la cintura degli anticicloni subtropicali dovrebbe rimanere ancora troppo a sud per determinare stabilità ed il passaggio all’estate, mentre il fronte polare risulterebbe ancora sufficientemente attivo, da spingere altre perturbazioni almeno ad affrontare il centro Europa ed in parte il nostro settentrione.

In definitiva:

si prevede una fase di maltempo tra lunedì 9 e mercoledì 11, dapprima molto intensa su Sardegna, nord-ovest e regioni tirreniche, poi più moderata sul resto del Paese, in un contesto termico mite, a cavallo delle medie al nord, forse leggermente oltre al centro e sopratttutto al sud.

da giovedì 12 a domenica 15 maggio prevarrebbero condizioni di variabilità con qualche passaggio temporalesco di breve durata tra nord e centro e tempo migliore al sud, ma non farebbe caldo su nessuna località, il clima insomma rimarrebbe primaverile.
 

Autore : Alessio Grosso