00:00 25 Ottobre 2016

Meteo a 15 giorni: si CONFERMA un CAMBIAMENTO nei primi giorni di novembre

Confermata la ritirata dell'alta pressione verso l'Atlantico nei primi giorni di novembre che darà il via libera a correnti perturbate da nord-ovest sull'Europa centrale e l'Italia.

La fine di ottobre e il ponte di Ognissanti sarà caratterizzato dall’alta pressione sul Mediterraneo. La figura stabilizzante proteggerà in maniera egregia la nostra Penisola dagli attacchi perturbati e da eventuali incursioni fredde almeno fino a mercoledì 2 novembre (prima mappa).

E’ evidente l’allungo dell’alta pressione atlantica verso l’Europa centrale che indirizzerà aria mite e secca su quasi tutto lo Stivale Italico.

La situazione inizierà a cambiare alle soglie del primo week-end del mese entrante.

Cosa potrebbe succedere in breve? Gli scenari sono molteplici, ma quello maggiormente gettonato contempla lo spostamento del cuore anticiclonico dall’Europa occidentale al vicino Atlantico (seconda mappa).

Se le cose andassero in questo modo, gran parte del nostro Continente sarebbe finalmente libero dall’oppressione anticiclonica e potenzialmente raggiungibile da correnti perturbate nord atlantiche (seconda mappa).

Il run ufficiale del modello americano, questo pomeriggio preme sull’acceleratore e fa piombare un intenso peggioramento sull’Italia tra sabato 5 e domenica 6 novembre (terza mappa).

Questa linea di tendenza è ben supportata da alcune corse alternative del modello medesimo…anzi, alcune mostrano un guasto ancora più incisivo sull’Italia stante una maggiore frenata del getto alle alte latitudini.

Cosa potrebbe comportare una siffatta situazione? Per prima cosa una generale diminuzione della temperatura (anche se non si potrà ancora parlare di freddo), ma soprattutto una spiccata fenomenologia ad iniziare dalle regioni settentrionali (dove potrebbe nevicare – e parecchio- sulle Alpi a quote interessanti).

Nei prossimi giorni vedremo se confermare o smentire questa evoluzione, ma teniamo presente che sono diversi giorni che le elaborazioni portano avanti questa tesi.

 

 

Autore : Paolo Bonino