00:00 7 Febbraio 2017

Meteo a 15 giorni: resta alto l’interesse per il FREDDO ad est e poi a NORD…

Situazione ancora interessante sul medio e lungo termine in Italia e in Europa. Ecco una breve analisi.

Quel "naso" di aria fredda che si protende tra due "ganasce" più miti. E’ la testimonianza tangibile dell’insaccamento delle correnti orientali che dall’est europeo penetrano sulla pianura padana attraverso la Porta della Bora.

Questa situazione potrebbe diventare il filo conduttore per gran parte di febbraio; almeno fino al giorno 18 una vasta zona di alta pressione campeggerà sull’Europa nord-orientale e farà da contro altare ad una altrettanto vasta depressione che agirà in sede Iberica.

In altre parole, da est arriveranno correnti fredde (freccia bianca), mentre da ovest si affacceranno venti più umidi e miti richiamati direttamente dal nord Africa (freccia rossa).

Da giorni teniamo sotto osservazione una eventuale interazione tra queste due diverse masse d’aria...interazione che non si è ancora manifestata, ma che potrebbe farlo attorno alla metà di febbraio.

Ricordiamo che due masse d’aria di diversa origine e densità non possono mai mescolarsi: la meno densa (calda e umida) scorre sopra a quella più fredda e densa che tende spesso a stazionare a livello del suolo. Questa situazione, nel periodo invernale, può determinare nevicate anche in pianura sull’Italia settentrionale qualora le condizioni sinottiche lo consentano.

Le mappe in nostro possesso tentano da diversi giorni di far combaciare tutti i tasselli come se si trattasse di un "puzzle" orchestrato dall’atmosfera, ma fino ad ora è mancato sempre qualcosa per avere l’opera d’arte finita, ovvero una bella nevicata al settentrione.

Volgiamo ora lo sguardo a prua, arrivando alle soglie della terza decade mensile e in particolare alla giornata di lunedì 20 febbraio.

La situazione pare mutare radicalmente nei suoi assetti su tutto lo scacchiere europeo e atlantico.

Sotto osservazione una vasta depressione alimentata da aria artica che si stabilirà al posto dell’anticiclone presente attualmente, ovvero sull’Europa nord-orientale.

Le velleità di conquista verso lidi più meridionali la porteranno a lambire la nostra Penisola con isoterme al ribasso di tutto rispetto, ma è davvero presto per parlarne adesso.

Insomma, anche in questa sede ribadiamo che l’inverno non è ancora morto e potrebbe destare ulteriori sorprese prima della fine del mese. Vedremo…

 

Autore : Paolo Bonino