00:00 16 Dicembre 2014

METEO A 15 GIORNI: l’inverno proverà a tirar fuori gli artigli dopo Natale

Confermata la breve fase stabile attorno alla Vigilia, subito surclassata da nuovi eventi atmosferici tutti da valutare...

Che succede al nostro inverno? La stagione è partita male? Capita!

Molto spesso, anche in passato, il mese di dicembre (segnatamente il periodo natalizio) non ha mai concesso molti spunti di interesse, a scapito di tutti gli spot che impazzano in televisione ed hanno come filo conduttore la neve e il gelo.

Nel periodo natalizio si ha spesso un rinforzo del vortice polare; tale situazione si ripercuote con un meccanismo a cascata sulla posizione dell’anticiclone delle Azzorre. Aumentando il getto alle alte latitudini, la figura stabilizzante è costretta a stirarsi su di noi, precludendo ogni velleità fredda sul Bel Paese…e non solo.

La storia si ripeterà anche quest’anno e la prima cartina in alto a sinistra ne è palese testimonianza. E’ assai probabile che Vigilia di Natale non trascorrerà "al freddo e al gelo" come intona una nota canzone natalizia, bensì con temperature superiori alle medie (specie in montagna) e una totale assenza di fenomeni (a parte le nebbie sulle pianure).

L’alta pressione si impadronirà per qualche giorno del Mediterraneo e l’Italia, apportando un po’ di calma, ma con poche garanzie di durata. Basta leggere questo articolo del nostro Caporedattore Alessio Grosso ( https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/modello-americano-live-sorprese-in-arrivo-si-emerge-un-tentativo-di-blocking-/48358/)  per capire che l’anno in questione non sembra votato all’alta pressione e alla stasi meteorologica sul nostro Paese.

Se con un balzo virtuale ci catapultiamo alla giornata di Santo Stefano (26 dicembe), notiamo una situazione già profondamente cambiata rispetto alla Vigilia, con la pioggia che probabilmente tornerà a frequentare il centro-nord.

Il contesto termico sarà solo relativamente freddo, ma ci sarà comunque spazio per nevicate sulle Alpi sopra i 1200-1300 metri. La corrente portante, tuttavia, resterà occidentale e ben sappiamo che da quella direzione il freddo non potrà mai arrivare con decisione sulla nostra Penisola.

Basterà solo non perdersi d’animo e attendere l’ultimo fine settimana di dicembre. In questo frangente verrà probabilmente effettuato un tentativo più serio, operato da una vasta saccatura fredda che dall’Europa centrale si allungherà verso sud, coadiuvata dal sollevamento dell’alta pressione atlantica verso il Regno Unito (terza figura a lato).

Probabilmente, il blocco imposto dall’alta pressione non reggerà ma il contesto diverrà via via più freddo ed instabile sulla nostra Penisola, con possibilità di buone prospettive in chiave futura.

 

 

 

 

Autore : Paolo Bonino