00:00 8 Febbraio 2016

Meteo a 15 giorni: l’instabilità in chiave INVERNALE anche nella seconda metà di febbraio?

Si rinnova anche nel lungo periodo un trend favorevole ad una certa dinamicità atmosferica in chiave spesso e volentieri INSTABILE. Se tale linea di tendenza fosse confermata, la neve specie sulle regioni settentrionali, potrebbe spingersi sino a bassa quota.

Si preannuncia una mensilità dalle caratteristiche differenti rispetto ai due mesi che l’hanno preceduta; già in questi giorni un ribasso del Fronte Polare determina infatti condizioni atmosferiche irrequiete ma abbiamo una discreta probabilità che questa situazione possa rinnovarsi anche nel prossimo futuro. Le perturbazioni veicolano sul Mediterraneo masse d’aria di origine polare-marittima, queste ultime apportano frequenti oscillazioni di temperatura e nevicate talora abbondanti, specie sulle Alpi.

Ebbene seppur tra alti e bassi, tale evoluzione potrebbe accompagnarci anche nella seconda metà di febbraio, momento in cui assisteremo ad un certo indebolimento delle vorticità zonali sull’Europa e sull’oceano Atlantico settentrionale. Le prime linee di tendenza in nostro possesso, mettono infatti in evidenza la ripresa seppur timida della circolazione atmosferica cosiddetta "meridiana", nella quale masse d’aria più fredde di origine artica, tornerebbero ad interessare i settori meridionali d’Europa ed il bacino del Mediterraneo.

A livello generale europeo sarebbero quindi due i protagonisti del palcoscenico atmosferico generale; il podio spetterebbe sicuramente ad una vistosa e complessa depressione alimentata e rinnovata proprio dal flusso continuo d’aria moderatamente fredda in discesa dalle latitudini scandinave, dritta verso l’Europa centrale e meridionale. A questo punto subentrerebbe il secondo protagonista; l’azione instabile portata da tali masse d’aria sarebbe infatti subordinata alla perenne, costante attività depressionaria garantita ancora dalle grandi depressioni di origine nord-atlantica.

Queste ultime sarebbero inserite in un contesto nel quale il Vortice Polare, subendo un fisiologico indebolimento dovuto all’avanzare della stagione, concederebbe diversi "strappi" della corrente a getto, favorendo una maggiore ingerenza depressionaria rivolta alle medie latitudini d’Europa.

Tanti giri di parole per descrivervi insomma il mantenimento di una circolazione atmosferica "disturbata", che trarrebbe linfa vitale dal fisiologico quanto inevitabile avanzamento stagionale. Coerentemente con quanto descritto, l’assetto termico risulterebbe in linea col periodo stagionale e le precipitazioni risulterebbero piuttosto frequenti, potendo almeno in parte bilanciare i pesanti deficit negativi registrati in questo autunno/inverno 2015-2016. 

La previsione viene confermata anche dai centri di calcolo cosiddetti "minori" ma resta pur sempre un’evoluzione riferita a LUNGO TERMINE e pertanto bisognosa anche di altre conferme. 

 

Autore : William Demasi