00:00 19 Febbraio 2015

METEO A 15 GIORNI: dinamismo atmosferico nord-atlantico, ecco le possibili conseguenze

In un contesto atmosferico che contemplerà ancora una volta la persistenza di una certa "tensione zonale", cioè del rinnovarsi della spinta fornita dalla corrente a getto occidentale, il bacino del Mediterraneo verrà ancora interessato dall'intervento di alcuni impulsi d'instabilità veicolanti aria fredda nord-atlantica. A più riprese il nostro Paese potrebbe esserne coinvolto.

Proseguirà anche a cavallo tra febbraio e marzo, la fase di instabilità portata quasi esclusivamente da una ingerenza delle correnti moderatamente fredde ed instabili di origine polare-marittima. Queste ultime saranno inserite in un contesto non troppo disturbato dell’atmosfera, le famigerate "onde di Rossby" alla base di tutti i più importanti eventi di maltempo invernale rivolto alle medie latitudini, saranno ancora una volta poco accentuate e questo potrebbe di fatto impedire l’intervento di fasi depressionarie dalle caratteristiche fredde e persistenti.

Anche nel periodo relativo alla prima decade di marzo infatti, parrebbe confermata una previsione di sostanziale compattezza del Vortice Polare, con una difficoltà da parte delle masse d’aria più fredde ed instabili di governare in pianta stabile il bacino del Mediterraneo. Lungi dal voler considerare questa tendenza positiva o negativa (dipende dai punti di vista), il tempo atmosferico delle prossime due settimane seguiterebbe ad essere interessato da una certa alternanza tra modesti promontori anticiclonici ed altrettanto modeste circolazioni depressionarie.

Commentando la linea di tendenza relativa alla media Ensemble, pare confermata la presenza di soli due grandi protagonisti a governare il tempo europeo; il primo già citato e costituito dall’irruenza delle correnti instabili oceaniche, inserite in un contesto ancora fortemente zonale e quindi incapace di produrre recrudescenze di tempo perturbato. Il secondo costituito dall’alta pressione delle Azzorre, sempre presente  e parzialmente adagiata ai settori occidentali dell’Europa, come conseguenza delle spiccate vorticità previste sull’oceano Atlantico settentrionale anche nel lungo periodo.

Il Vortice Polare continuerà a restare compatto ancora per molto tempo?

L’avanzato periodo stagionale agevola le azioni di disturbo a carico dello stesso Vortice Polare, agevolando talvolta la realizzazione di importanti circolazioni cicloniche con target le fasce temperate dell’emisfero. Al momento modelli di previsione e centri di calcolo non lasciano intravedere nessun particolare movimento barico verso questa direzione. Sotto un punto di vista puramente statistico invece, ad una stagione invernale così statica come quella attuale, fanno spesso seguito periodi primaverili caratterizzati da una grande dinamicità, "forzata" proprio da un riassetto delle figure bariche a livello generale emisferico, catalizzate dal maggiore irraggiamento solare e quindi dal manifestarsi della primavera.

Staremo a vedere.

Seguite gli aggiornamenti.
 

Autore : William Demasi